Helmut Marko lascia la Red Bull: ufficiale la separazione dalla scuderia di Formula 1
La scena della Formula 1 è testimone di un momento storico, con la conclusione di un'era che ha plasmato il volto del circus moderno. Dopo il recente allontanamento di Christian Horner, un altro pilastro della Red Bull Racing, Helmut Marko, annuncia la fine del suo rapporto con il team. La sua partenza segna la chiusura di un capitolo fondamentale, iniziato molto prima della fondazione della scuderia stessa.
le origini e la fondazione della red bull racing
La carriera di Helmut Marko nel mondo delle corse ha radici profonde, iniziate come pilota. La sua esperienza agonistica si concluse in modo drammatico nel 1972 a causa di un incidente durante il Gran Premio di Francia, che compromise permanentemente la vista del suo occhio sinistro. Questo evento segnò una svolta, portandolo verso una nuova vocazione come manager. Tra i primi piloti da lui seguiti vi fu il connazionale Gerhard Berger, attraverso il quale entrò in contatto con Dietrich Mateschitz, il fondatore di Red Bull.
Il sodalizio con Mateschitz si consolidò progressivamente. Marko assunse inizialmente un ruolo di consulente per le scelte di sponsorizzazione, che portò Red Bull a diventare sponsor principale della scuderia Sauber a partire dal 1995. La collaborazione si incrinò nel 2001 a seguito di divergenze sulla scelta dei piloti. Fu proprio in questo periodo che Marko iniziò a valutare l'ipotesi più ambiziosa: l'acquisto di un intero team di Formula 1. Con l'approvazione di Mateschitz, nel 2004 fu finalizzata l'acquisizione della Jaguar Racing, dando vita alla Red Bull Racing.
il metodo marko e la gestione dei piloti
Con la nascita del team, il focus di Helmut Marko si concentrò principalmente sulla gestione e lo sviluppo dei talenti alla guida. Sotto la sua direzione, il Red Bull Junior Team divenne un programma estremamente aggressivo e selettivo, arrivando a gestire fino a venti giovani piloti in una sola stagione. Il cosiddetto 'metodo Marko' divenne celebre per la sua natura spietatamente pragmatica, caratterizzata da opportunità concesse nel giro di un weekend e risoluzioni immediate del rapporto lavorativo.
Per supportare al meglio questo vivaio, Marko convinse Mateschitz ad acquisire una seconda scuderia, la Minardi, ribattezzata Toro Rosso. Questo team fu dedicato esclusivamente alla crescita e alla formazione dei migliori prospetti del programma junior. Da questa struttura sono emersi alcuni dei piloti più vincenti della generazione.
- Sebastian Vettel
- Daniel Ricciardo
- Max Verstappen
In particolare, il rapporto con Max Verstappen è stato il più intenso e duraturo, con Marko che in più occasioni aveva espresso l'intenzione di accompagnare la carriera del pilota olandese almeno fino al termine del 2026.
la fine di un'era e le dichiarazioni ufficiali
Nelle ultime settimane, Hanno iniziato a circolare voci su tensioni con la nuova gestione guidata da Oliver Mintzlaff, subentrato alla guida dei programmi sportivi del gruppo dopo la scomparsa di Dietrich Mateschitz. Queste indiscrezioni hanno preceduto l'annuncio ufficiale della separazione.
Helmut Marko ha commentato la decisione, sottolineando come sia giunto il momento di chiudere un capitolo lunghissimo e di grande successo. Ha espresso orgoglio per il percorso compiuto e per il contributo dato alla crescita di numerosi talenti, definendo gli ultimi vent'anni come un periodo straordinario.
Dal canto suo, Oliver Mintzlaff ha confermato di aver ricevuto la richiesta di Marko di concludere il suo ruolo di consulente. Ha espresso rammarico per la decisione, riconoscendo in Marko una figura influente e determinante per oltre due decenni, la cui partenza lascerà un vuoto significativo all'interno dell'organizzazione. Mintzlaff ha dichiarato di rispettare la volontà del consulente, dopo un lungo confronto, percependo che fosse il momento giusto per questo passo.