l’andamento recente di alexander zverev nel circuito professionistico
Nel panorama del tennis internazionale, la carriera di Alexander Zverev ha attraversato momenti di grande successo e periodi di significativa crisi. Dopo aver dichiarato nel 2021 che lui, Novak Djokovic e Daniil Medvedev costituiscono il Big3, il tennista tedesco aveva ottenuto importanti risultati, tra cui la vittoria alle ATP Finals di Torino e una semifinale agli US Open. A distanza di quattro anni, le recenti prestazioni evidenziano un calo preoccupante.
risultati recenti e problematiche fisiche
performance ai tornei più importanti
Nell’attuale stagione, Zverev si è distinto per una serie di sconfitte che mettono in discussione il suo stato di forma. A Roma, nei quarti di finale del Masters 1000 in corso, ha perso contro Lorenzo Musetti in due set, nonostante avesse dominato il primo parziale. La sua analisi post-partita ha puntato il dito contro le palle troppo grandi e lente, che avrebbe trovato dannose per il suo gioco.
In occasione del torneo di Amburgo, torneo casalingo a cui si era qualificato con una wild card dopo aver criticato la programmazione sulla terra battuta prima del Roland Garros, Zverev ha subito una sconfitta al primo turno contro Alexandre Muller. La sua condizione fisica è stata messa sotto pressione anche da problemi di salute: durante la conferenza stampa successiva ha riferito di aver avuto febbre alta e numerosi episodi di vomito nella notte precedente l’incontro.
sintomi di una crisi tecnica e mentale
deterioramento delle statistiche fondamentali
I dati stagionali mostrano un calo significativo della qualità del servizio. La percentuale di prime in campo è diminuita dal 71% al 69%, mentre i punti vinti con la prima sono scesi dal 77% al 74%. Inoltre, Zverev registra la peggiore media di ace dal 2016. Questi indicatori riflettono un senso crescente d’instabilità che si manifesta anche nel suo gioco offensivo.
Anche il colpo più rappresentativo come il dritto sta vivendo un momento difficile: prima solido e affidabile, ora mostra maggiori errori non forzati e meno incisività rispetto agli anni migliori. Il rovescio invece mantiene un buon livello ma senza più brillare come in passato.
andamento nelle competizioni sul suolo americano e sulla terra battuta europea
risultati insoddisfacenti nelle tappe americane
Nelle ultime trasferte negli Stati Uniti, Zverev ha raccolto risultati insoddisfacenti: eliminazioni precoci a Buenos Aires (per mano di Francisco Cerundolo), Rio de Janeiro (con Francisco Comesana) e Indian Wells (per mano di Tallon Griekspoor). Questi passaggi sono emblematici delle difficoltà incontrate dall’atleta nel mantenere continuità ed efficacia sul campo.
Dopo queste sconfitte, il tedesco ha ammesso pubblicamente le sue difficoltà mentali riconoscendo come siano diventate un problema concreto da affrontare: “Parlerò con le persone intorno a me per trovare una soluzione”. Anche sul cemento outdoor ad Acapulco e Miami i risultati sono stati deludenti: perdite premature contro Learner Tien, Fils e altri avversari considerati inferiori.
impatto sulla classifica mondiale e prospettive future
difficoltà nel raggiungimento della vetta mondiale
L’attuale rendimento negativo ha influito pesantemente sulle possibilità di scalare le posizioni per conquistare il numero uno del ranking ATP. Con appena 160 punti raccolti nei tre tornei americani disputati finora nel 2025, Zverev rischia seriamente di perdere terreno rispetto ai principali contendenti come Sinner o Alcaraz.
Sulla terra rossa europea si sono registrate ulteriori battute d’arresto: eliminazioni ai quarti a Madrid contro Francisco Cerundolo o al primo turno a Montecarlo per mano dello stesso Matteo Berrettini. Questi risultati sottolineano come l’insicurezza psicofisica abbia compromesso anche le performance sui campi preferiti.
analisi dei punti critici nello stile e nella tecnica
deterioramento delle armi principali
Sono evidenti i segnali che indicano un crollo della solidità tecnica ed emotiva. Il servizio – elemento principale della sua strategia – mostra segni evidenti di regressione rispetto al passato recente: diminuzione della percentuale delle prime battute in campo e aumento dei doppi falli.
Anche il colpo dritto soffre notevolmente; se fino a pochi anni fa rappresentava uno dei suoi punti forti grazie alla capacità offensiva, ora presenta errori frequenti ed errori non forzati più elevati rispetto al passato. Il rovescio rimane stabile ma meno incisivo rispetto agli anni migliori.
A quasi ventinove anni, Alexander Zverev si trova davanti a una fase complessa della carriera caratterizzata da difficoltà tecniche persistenti e fragilità psicologiche crescenti. Le sue dichiarazioni pubbliche mostrano spesso tentativi di autoassoluzione o giustificazioni che non bastano più a nascondere lo stato attuale del suo tennis. La possibilità concreta che possa tornare ai vertici assoluti appare sempre meno probabile senza interventi significativi sia sul piano tecnico sia su quello mentale.