Wwe e la verità sui 90 giorni di non competizione

Contenuti dell'articolo

La gestione dei contratti e delle clausole di non concorrenza all’interno della WWE rappresenta un tema di grande interesse nel mondo del wrestling professionistico. Recenti approfondimenti hanno svelato aspetti poco noti riguardo alle pratiche contrattuali adottate dalla federazione, in particolare sulla durata delle restrizioni post-rilascio degli atleti. Questo articolo analizza le principali novità emerse, focalizzandosi sulla reale portata delle clausole di non concorrenza e sulle implicazioni legali per i wrestler coinvolti.

analisi delle clausole di non concorrenza nella WWE

la prassi comune e le interpretazioni errate

Per anni, si è creduto che la clausola di non concorrenza di 90 giorni fosse una condizione standard applicata ai contratti dei wrestler con la WWE. Secondo l’ex Superstar e avvocato David Otunga, questa convinzione risulta inaccurata. La reale prassi della federazione consiste nel mantenere gli atleti sotto restrizione per un periodo che può arrivare anche a un anno, senza che tale limite sia sempre formalmente scritto nelle clausole contrattuali.

le scoperte emerse dall’analisi dei contratti

Durante una conversazione con Ariel Helwani, Otunga ha spiegato come, esaminando alcuni accordi firmati dai wrestler, abbia scoperto che il contratto tipico prevede una durata di un anno per la clausola di non concorrenza. La presenza dei 90 giorni appare più come una prassi consolidata piuttosto che come un obbligo scritto nei documenti ufficiali.

Nel dettaglio, si evidenzia che:

  • Il contratto analizzato indicava chiaramente una durata massima di un anno.
  • Non risultava alcuna menzione specifica sui 90 giorni.
  • La scelta finale sulla durata dipende esclusivamente dalla discrezionalità della WWE.

implicazioni legali e casi recenti

il caso di Andrade El Idolo e le sanzioni della WWE

Un esempio emblematico riguarda Andrade El Idolo, che ha fatto un’improvvisa apparizione in AEW dopo il suo rilascio dalla WWE. Successivamente, si sono diffuse notizie su una sospensione imposta dall’organizzazione statunitense. Secondo Otunga, il contratto dell’atleta prevedeva la possibilità per la WWE di imporre una squalifica completa fino a un anno, anche senza stipendio durante questo periodo.

L’avvocato sottolinea come questa pratica sia insolita e potenzialmente contestabile in tribunale:

  • Sospensione fino a un anno senza retribuzione.
  • Possibilità di ricorso legale da parte dell’atleta.
  • Carenza di precedenti simili nel passato recente della federazione.

considerazioni finali sulle pratiche contrattuali nella WWE

I recenti sviluppi rivelano come le clausole relative alla non concorrenza possano essere più flessibili rispetto a quanto comunemente percepito. La discrezionalità della WWE consente l’applicazione di restrizioni superiori ai semplici 90 giorni, arrivando fino ad un intero anno, spesso senza esplicite indicazioni scritte sui contratti ufficiali. Questa situazione apre interrogativi circa la validità legale delle sanzioni imposte agli ex-atleti e sulla trasparenza delle pratiche contrattuali adottate dalla federazione.

Personaggi principali coinvolti:
  • David Otunga
  • Ariel Helwani
  • Andrade El Idolo
  • wrestler rilasciati dalla WWE negli ultimi anni
  • Membri dello staff legale della WWE
Scritto da Gennaro Marchesi