Vinatzer antagonista di odermatt? goggia in linea con le aspettative secondo de chiesa

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

La stagione di Coppa del Mondo di sci alpino offre spunti di analisi tecnica e prospettive per la squadra azzurra. L'attenzione si focalizza sulle prestazioni in gigante, con un atleta in netta ascesa e altri in fase di assestamento o difficoltà, mentre nel panorama femminile si osservano evoluzioni interessanti.

alex vinatzer: la rivelazione nel gigante

La prestazione di Alex Vinatzer nel gigante maschile rappresenta uno degli elementi più positivi dell'inizio stagione. L'atleta, partito con il pettorale numero 19, ha chiuso la prima manche con il decimo tempo, un risultato di rilievo considerata la posizione di partenza. Nella seconda frazione, su una pista già consumata, ha confermato e anzi migliorato le sensazioni positive delle prove estive, sciando con grande determinazione e chiudendo al secondo posto finale. Questo piazzamento interrompe un digiuno di podi azzurri nella specialità che durava dal 2021.

l'evoluzione tecnica di vinatzer

La progressione dell'atleta altoatesino appare chiara: al momento è molto più competitivo nel gigante che nello slalom. Le problematiche di assetto che incontra tra i pali stretti, dove tende a sollevare il busto in modo brusco, nel gigante si attenuano notevolmente. In questa disciplina, infatti, la parziale distensione del busto è parte integrante del gesto tecnico, potendo essere distribuita in uno spazio maggiore tra una porta e l'altra. La sua capacità di distribuire i carichi in modo graduale e continuo lo rende già un elemento fondamentale per il settore gigantismo italiano. Rispetto al dominatore Marco Odermatt, che ha gestito la gara in modo impeccabile, Vinatzer ha comunque fornito una prova di altissimo livello.

le altre voci del gigante maschile italiano

Accanto al brillante risultato di Vinatzer, si registrano prestazioni differenti da altri componenti della squadra.

la fase difficile di luca de aliprandini

La situazione di Luca De Aliprandini desta qualche preoccupazione. L'atleta sembra attraversare un momento di crisi, evidenziato da una sciata a tratti nervosa e difensiva. La propulsione risulta carente e la condizione non appare in crescita nonostante siano già state disputate diverse gare. Pur rimanendo atleta di classe e con tempo a disposizione in vista degli appuntamenti principali, al momento non si vedono segnali di inversione di tendenza.

dominik paris: segnali positivi sulla birds of prey

Dominik Paris ha invece fornito un'ottima prova su una pista, la Birds of Prey di Beaver Creek, che storicamente non è tra le sue preferite. Considerando un piccolo errore nella parte finale del tracciato, il distacco dal vincitore nella parte più ripida è stato minimo. Questo risultato, confermato da un quarto posto nel superG successivo nonostante un grave errore in partenza, viene letto come un segnale molto positivo per la forma dello speedman azzurro, sebbene la pista di Val Gardena rappresenti una prova diversa e più insidiosa per le sue caratteristiche.

il panorama femminile: goggia e le giovani

Nel settore femminile, le prestazioni seguono percorsi differenti in base alle specialità e alle aspettative.

sofia goggia in gigante

Per Sofia Goggia, il gigante rimane una disciplina propedeutica. La sciatrice bergamasca, reduce da una serie di infortuni che ne hanno limitato la preparazione specifica in questa specialità, sta fornendo prestazioni di buon livello, seppur con qualche errore di troppo. In un anno olimpico, l'obiettivo primario rimane concentrarsi sulle gare di velocità, discesa e superG, considerando il gigante come un utile allenamento. La sua condizione tecnica attuale non è ancora da podio in questa specialità, ma la progressione sembra in linea con il programma.

i progressi di lara della mea e asja zenere

Tra le giovani, Lara Della Mea sta mostrando un interessante adattamento al gigante. Una posizione del baricentro che in slalom può essere limitante, in gigante risulta meno problematica, permettendole di esprimere al meglio il suo potenziale e di affermarsi come una gigantista di livello. Diverso il discorso per Asja Zenere, la cui prestazione sembra risentire di fattori psicologici. Nella seconda manche della gara canadese è apparso evidente un freno mentale che l'ha portata a sciare in modo molto più contratto e meno fluido rispetto alla prima frazione, dove invece aveva mostrato una sciata plastica ed efficace. La soluzione a questo blocco dipende principalmente dall'atleta stessa, che dovrebbe fare riferimento all'approccio mentale avuto nella manche di maggior successo.

Vinatzer antagonista di odermatt? goggia in linea con le aspettative secondo de chiesa
Alex Vinatzer
Sofia Goggia
Categorie: Sci

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