Vinatzer antagonista di odermatt e goggia in linea: le analisi di de chiesa sulla stagione sciistica
La stagione di Coppa del Mondo di sci alpino offre spunti di analisi tecnica e prospettive per la squadra azzurra. L'attenzione si concentra sulle prestazioni in gigante, con un atleta in netta ascesa e altri in fase di assestamento, mentre nel settore femminile si osservano sviluppi interessanti.
la prestazione di alex vinatzer in gigante
L'atleta altoatesino ha fornito una prova di altissimo livello nel gigante maschile, piazzandosi al secondo posto. Questo risultato interrompe un digiuno di podi azzurri nella specialità e conferma una crescita tecnica evidente e costante. La performance è ancor più significativa considerando la partenza con il pettorale numero 19 nella prima manche, che ha consentito di ottenere il decimo tempo, e il ventunesimo nella seconda frazione su una pista già deteriorata.
analisi tecnica dell'evoluzione di vinatzer
L'evoluzione dell'atleta appare marcata. Attualmente, le sue doti sono più pronunciate nel gigante rispetto allo slalom. Le difficoltà di assetto riscontrate nella disciplina tecnica, legate a un movimento eccessivo del busto, nel gigante si attenuano poiché la meccanica del gesto richiede una distensione più naturale e graduale nello spazio maggiore tra le porte. Questo permette una distribuzione ottimale dei carichi, rendendolo un elemento di primo piano per il gigantismo italiano.
le prospettive nel gigante maschile
Sebbene il divario con il dominatore della specialità, Marco Odermatt, rimanga consistente, la progressione di Vinatzer lo candida a diventare uno dei principali antagonisti. La sua trasformazione da slalomista puro a gigantista competitivo negli ultimi tre anni lascia intravedere margini di ulteriore miglioramento. Una futura conversione verso il supergigante costituisce un'ipotesi possibile, ma al momento non prevedibile con certezza.
la situazione di luca de aliprandini
Lo sciatore, autore dell'ultimo podio azzurro precedente in gigante, attraversa un momento di difficoltà tecnica e probabilmente mentale. La sua sciata appare frammentata, difensiva e priva della consueta propulsione. Nonostante lo stato di forma sia stato costruito per picchiare più avanti nella stagione, la mancanza di progressi visibili nelle prime gare desta una certa preoccupazione, pur rimanendo a disposizione diverse occasioni per recuperare prima degli appuntamenti principali.
dominik paris su una pista ostica
Il discesista altoatesino ha fornito un'ottima prova sulla pista Birds of Prey di Beaver Creek, tradizionalmente non tra le sue preferite. Ha perso solo mezzo secondo nel tratto più ripido dal leader della classifica, nonostante un errore nella curva precedente il muro finale. La prestazione è considerata un segnale molto positivo, confermato anche dal quarto posto ottenuto nel supergigante successivo, nonostante un grave errore in partenza. Restano però le perplessità per le imminenti gare in Val Gardena.
il futuro della velocità maschile italiana
Con l'avvicinarsi del ritiro di Dominik Paris, si profila una fase di transizione. Mattia Casse, reduce da una stagione altalenante, è partito in difficoltà, mentre Giovanni Franzoni al momento esprime maggiori potenzialità nel supergigante che in discesa. Il ricambio nella squadra di velocità rappresenta una questione aperta.
sofia goggia nel gigante femminile
Per l'atleta bergamasca, il gigante riveste un ruolo prevalentemente propedeutico in un anno olimpico. Le sue prestazioni nella disciplina sono in linea con le aspettative, considerando la minore frequenza di allenamento specifico a causa di precedenti infortuni. Tecnicamente, al momento non appare al livello per lottare per il podio in questa specialità, sulla quale non concentra i massimi obiettivi stagionali.
i progressi nel gigante femminile
Due atlete stanno mostrando significativi passi avanti nella specialità.
lara della mea
Analogamente a Vinatzer, trae beneficio in gigante da una posizione tecnica che in slalom ne limita il potenziale. La sua sciata risulta solida ed efficace tra le porte larghe, lasciando intravedere margini di crescita, mentre in slalom appare meno convincente e controllata.
asja zenere
La sciatrice ha dimostrato qualità eccellenti nella prima manche di un gigante in Canada, con un approccio sciolto e plastico. Nella seconda frazione, invece, è parsa frenata da un blocco mentale, con una sciata rigida e inibita. La chiave per la sua espressione ottimale risiede nel ritrovare la libertà mentale e l'approccio mostrato nella manche migliore.


