Vinatzer antagonista di odermatt e goggia in linea: le analisi di de chiesa sulla scodata

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

La stagione dello sci alpino offre spunti di analisi tecnica e prospettive agonistiche per la squadra azzurra. L'attenzione si concentra sulle prestazioni in gigante, con un atleta in netta ascesa e altri in fase di assestamento, mentre nel settore femminile si osservano sviluppi interessanti.

la crescita di alex vinatzer nella disciplina del gigante

Le prestazioni di Alex Vinatzer nel gigante rappresentano uno degli elementi più positivi dell'inizio di stagione. L'atleta ha confermato i progressi già intravisti nelle prove invernali, centrando un risultato di rilievo nonostante un pettorale non favorevole. La sua evoluzione nella specialità appare chiara: le sue caratteristiche tecniche si adattano in modo più naturale al gigante rispetto allo slalom.

analisi tecnica del miglioramento

La differenza di performance tra le due discipline ha una spiegazione tecnica. In slalom, un certo assetto di gara può risultare problematico, mentre nel gigante lo stesso movimento risulta congruente con la dinamica della specialità. La gestione dei carichi sugli sci, svolta in modo progressivo e distribuito, gli consente di esprimere al meglio il suo potenziale sulle porte larghe, rendendolo un elemento di primo piano per il team italiano in questa disciplina.

le prospettive future per vinatzer

Pur nella consapevolezza del dominio attuale di Marco Odermatt, le prestazioni di Vinatzer lasciano ipotizzare che possa diventare uno dei suoi principali antagonisti in gigante. La sua trasformazione da slalomista puro a gigantista competitivo a livello mondiale è avvenuta in un arco temporale relativamente breve, il che apre interrogativi sul suo futuro sviluppo.

una possibile evoluzione verso il superg

Considerata la traiettoria di crescita, non è da escludere un ulteriore passo in avanti verso la velocità pura. Tuttavia, definire con certezza questa evoluzione è prematuro. La sua costruzione atletica e tecnica negli ultimi anni ha già sorpreso gli osservatori, rendendo complesse previsioni a lungo termine.

la situazione di luca de aliprandini

Un quadro diverso emerge per Luca De Aliprandini, il cui avvio di stagione è caratterizzato da difficoltà. Lo stato di forma appare in ritardo e la condizione tecnica non è ottimale, con una sciata che sembra mancare di fluidità e propulsione. La situazione desta una certa preoccupazione, poiché non si osservano significativi segnali di miglioramento nonostante le gare disputate. Restano comunque diverse opportunità per recuperare prima degli appuntamenti stagionali più importanti.

dominik paris su una pista difficile

Positiva, invece, la prestazione di Dominik Paris sulla pista di Beaver Creek, tradizionalmente non tra le sue preferite. Nonostante alcuni errori, il distacco dal vincitore in stato di grazia è stato minimo nel tratto più ripido, un segno incoraggiante per le gare di velocità. La sua performance in superG, conclusa a pochi centesimi dal podio nonostante un grave errore inziale, conferma un ottimo stato di forma.

il futuro della velocità maschile italiana

Con l'avvicinarsi del ritiro di Dominik Paris, si delinea la questione del ricambio nel team di discesa. Al momento, nessun atleta sembra in grado di raccoglierne immediatamente l'eredità. Mattia Casse, dopo una stagione altalenante, non ha ancora trovato la continuità, mentre altri specialisti mostrano caratteristiche più adatte al supergigante che alla discesa pura.

sofia goggia e le specialità tecniche

Per Sofia Goggia, il gigante riveste un ruolo propedeutico in un anno olimpico. Le sue prestazioni sono in linea con le aspettative per una specialità che non è la sua principale. La sua preparazione è mirata alle gare di velocità, discesa e superG, per le quali il gigante funge da allenamento specifico. Tecnicamente, c'è margine di miglioramento per avvicinarsi alle posizioni di vertice anche in questa disciplina.

i progressi nel settore femminile: della mea e zenere

Nel team femminile, Lara Della Mea sta mostrando un percorso simile a quello di Vinatzer. Un assetto tecnico che in slalom limita la performance, risulta meno penalizzante in gigante, dove sta emergendo come una gigantista di livello. Diverso il caso di Asja Zenere, il cui potenziale è evidente ma a volte frenato da fattori psicologici. La sua sciata risulta efficace e plastica quando riesce a sciogliere le tensioni, come dimostrato in alcune prime manche, mentre in altre occasioni sembra comparire un blocco mentale che ne limita l'espressività.

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