Van der Poel: "La tattica vincente? Dosare le energie 'inizio

Una giornata di ciclocross in Belgio ha consolidato la posizione di un atleta al vertice della disciplina. Dopo successi a Namur e Anversa, Mathieu van der Poel ha confermato la sua condizione affrontando un tracciato caratterizzato da tratti sabbiosi e salite tecniche, dove la lettura della corsa ha fatto la differenza.

van der poel a koksijde: tris di successi nel ciclocross

contesto e lettura della corsa

La gara ha visto van der Poel costruire la vittoria non solo con la potenza delle gambe, ma con una lettura accurata delle fasi chiave. L’olandese ha saputo scegliere i momenti giusti per accelerare, privilegiando i tratti difficili del tracciato, dove la tecnica fa la differenza. La scelta di gestire le energie si è rivelata cruciale in un periodo intenso dedotto da un programma molto fitto di appuntamenti.

attacco nel quarto giro

Il momento decisivo è arrivato nel quarto giro, distinto da quanto mostrato ad Anversa, dove l’impostazione di ritmo era stata più continua fin dall’inizio. La differenza è giunta nelle fasi più impegnative, quando è emersa la capacità di attraversare con efficacia i settori di sabbia e di uscire bene dalle singole zone tecniche.

gestione delle energie e calendario

In un periodo in cui sono in programma 11 gare in 16 giorni, non è possibile spingere al massimo ad ogni turno. La gestione delle energie resta fondamentale per mantenere livelli elevati gara dopo gara. Van der Poel ha sottolineato che, soprattutto su circuiti veloci o con tratti sabbiosi, è essenziale dosare gli sforzi e conservare energie per le prove successive, tra Hofstade e gli appuntamenti successivi.

evoluzione tecnica e caratteristiche del tracciato

Il sodalizio tra tecnica e resistenza è stato evidente nell’approccio al percorso: uscire bene dai settori sabbiosi ha permesso di creare margine sugli avversari nelle fasi centrali della corsa, con una progressione che ha portato al traguardo nel modo desiderato. La gara ha evidenziato l’importanza della gestione del ritmo e dell’interpretazione dinamica del tracciato.

Nomi salienti presenti nel resoconto:

• Mathieu van der Poel
• Larissa Iapichino
• Annika Sieff