Tre dettagli inediti della finale di Supercoppa Italiana tra Napoli e Bologna

Giampiero Colossi • Pubblicato il 22/12/2025 • 3 min

La finale di Supercoppa Italiana disputata a riad ha mostrato una Napoli concreta, capace di imporre ritmo e controllo del gioco per lunghi tratti. La squadra allenata da Antonio Conte ha trovato profitto in una trama offensiva efficiente guidata da Neres, sostenuta da una difesa attenta e pronta a chiudere gli spazi. Il Bologna, pur tentato da sporadiche fiammate, è stato costretto a inseguire la partita fin dalle prime battute e ha pagato soprattutto un errore individuale all’inizio della ripresa, non riuscendo a capitalizzare le occasioni generate.

napoli-bologna supercoppa italiana a riad: sintesi della finale

Il Napoli conquista la supercoppa italiana con un 2-0 netto e meritato, consolidando una prestazione di maturità che ha permesso di dominare il gioco per gran parte della gara. Il regista offensivo naturale è stato Neres, la cui produzione è stata accompagnata da una difesa attenta che ha sofferto poco dalle avanzate avversarie. Il Bologna ha cercato di reagire, ma ha trovato resistenze correlate a una gestione dei tempi e degli spazi da parte degli avversari. L’incontro ha rivelato una gestione collettiva della fase di non possesso molto accurata, accompagnata da una fase offensiva costruita con pazienza e precisione.

l’eccesso di ricerca tecnica sul corner

Al 27′, Napoli dimostra fiducia nelle proprie capacità tecniche: Politano e Neres mettono in piedi uno scambio breve per poi ruotare l’azione verso l’arretramento di Lobotka, che serve un cross lungo. L’esecuzione, pur piena di intenzioni, finisce con una lettura difensiva semplice, evidenziando una tendenza a privilegiare la costruzione palla a terra anche sulle palle inattive.

la diversa interpretazione degli esterni

poco dopo la mezz’ora emerge una differenza tra i due esterni: Elmas risulta disciplinato, appiattito sulla fascia sinistra e meno incline a spingere in profondità, mentre Neres, pur partendo dall’esterno destro, gode di una libertà superiore, muovendosi lungo tutto il fronte offensivo come un regista offensivo, rendendo difficile una marcatura a uomo efficace per chiunque provi a rincorrerlo.

la mentalità di conte

Con il pallone ormai in cassaforte, all’88-89′ entra in scena una dimostrazione di dedizione anche per i componenti offensivi: Noa Lang, in corsa difensiva, segue Holm lungo la linea di fondo e impedisce l’angolo all’avversario. L’episodio evidenzia una mentalità di sacrificio che coinvolge anche i giocatori più offensivi, dimostrando che il lavoro difensivo resta una priorità nonostante il punteggio acquisito.

personaggi principali citati nella sfida:

  • Neres
  • Politano
  • Lobotka
  • Elmas
  • Ravaglia
  • Noa Lang
  • Holm
  • Antonio Conte
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Categorie: CalcioSerie A

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