La giornata di riposo rappresenta un momento fondamentale per i ciclisti del Tour de France 2025, offrendo l’opportunità di recuperare energie fisiche e mentali dopo le intense tappe precedenti. La prima parte della corsa si è conclusa con importanti risultati, tra cui la vittoria di Simon Yates a Le Mont-Dore Puy de Sancy e l’assegnazione della maglia gialla all’atleta irlandese Ben Healy. Con l’arrivo dei Pirenei, la competizione si prepara a entrare nel vivo delle sfide più impegnative.
ripresa del percorso: le tappe successive nel cuore dei pirenei
undicesima tappa: da Toulouse a Toulouse
La ripresa avviene con una frazione di 156,8 km, caratterizzata da un dislivello totale di 1750 metri. La tappa presenta tratti leggermente ondulati, senza difficoltà altimetriche significative. Attenzione al finale con la salita della Côte de Pech David, una salita di terza categoria lunga 800 metri con pendenza media del 12,4%. Chi riuscirà a superarla avrà buone possibilità di giocarsi la vittoria in volata.
dodicesima tappa: da Auch ad Hautacam
Questa fase si distingue come una delle più dure del tour. La frazione comprende 181 km, con gli ultimi 45 chilometri che prevedono due salite importanti: il Col du Soulor, prima categoria di 11,8 km al 7,3%, e il Col de Bordères, seconda categoria di 3,1 km al 7,7%. Il gran finale è rappresentato dalla salita verso Hautacam, lunga 13,6 km con una pendenza media del 7.8%.
diciassettesima tappa: cronometro sui Pirenei
Nella giornata successiva si svolge una prova contro il tempo molto impegnativa. La frazione da Loudenvielle a Peyragudes, lunga 11 km, propone una vera e propria cronoscalata fino ai 1580 metri di altitudine. Questa fase rappresenta un banco di prova decisivo per la classifica generale.
scontri montani: tappe chiave nella seconda settimana del tour
sabato 19 luglio: Pau – Luchon-Superbagnères
Il penultimo giorno dedicato alle grandi montagne prevede uno spettacolare percorso di 183 km. Si affrontano tre salite hors catégories e seconda categoria: il Col du Tourmalet, lungo 19 km al 7,4%; il Col d’Aspin, con circa 5 km al 7,6%; e infine la salita finale verso Luchon-Superbagnères, lunga 12,4 km con pendenza media del 7.5%. Questo tratto promette emozioni forti e scosse decisive alla classifica generale.
domenica 20 luglio: Muret – Carcassonne
L’ultima tappa movimentata prevede un percorso di 169 km . Il tracciato include tre Côte distribuite lungo il tragitto e un dislivello complessivo di circa 2400 metri.. Tra le asperità principali vi sono la Côte de Saint-Ferréol (terza categoria) e il Pas du Sant (seconda categoria), quest’ultimo caratterizzato da circa 2,8 km al >10% di pendenza. La tappa si conclude in modo movimentato e decisivo per le classifiche finali.
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