Tim Mayer sfida Ben Sulayem per la presidenza FIA: trasparenza e riforme al centro

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Le recenti dinamiche all’interno della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) stanno suscitando grande attenzione nel mondo dello sport motoristico. Con l’avvicinarsi delle prossime elezioni presidenziali, emerge un nuovo protagonista che si propone come alternativa credibile alla gestione attuale. In questo contesto, viene analizzato il profilo di Tim Mayer, le sue proposte e le sfide che lo attendono nel processo di riforma dell’organo di governo.

tim mayer: il primo sfidante alla presidenza della fia

chi è tim mayer e quale ruolo ha ricoperto

Tim Mayer si è presentato come principale avversario del presidente in carica, Mohammed ben Sulayem. La sua candidatura nasce dopo essere stato rimosso dal ruolo di commissario sportivo dalla FIA nell’anno precedente. Mayer sottolinea che la sua scelta non rappresenta una vendetta personale, ma piuttosto l’intenzione di offrire un’alternativa concreta a una leadership percepita come poco trasparente e meno efficace rispetto alle promesse fatte durante la campagna elettorale del 2021.

il manifesto programmatico di mayer

Nel suo documento ufficiale, Mayer evidenzia la volontà di creare un’alternativa affidabile per i club membri, con particolare attenzione all’attuazione degli obiettivi della FIA in modo etico ed efficiente. Il testo si concentra soprattutto sulle modalità operative necessarie per raggiungere tali traguardi, con un linguaggio deciso e carico di emotività.

le principali linee guida del progetto di riforma

trasparenza e governance

Mayer denuncia come la gestione attuale abbia portato a una costante diminuzione della trasparenza, posizionando la FIA nelle ultime classifiche internazionali riguardo alla qualità della governance. L’obiettivo dichiarato è quello di collocare l’organismo entro il Top 20% dei sistemi di amministrazione mondiali entro il 2028.

Tra le misure proposte spicca la transizione da una cultura del controllo a una cultura del servizio, con interventi mirati a ridimensionare i poteri esecutivi del presidente. Si prevede anche la possibilità di licenziare i membri eletti senza restrizioni, favorendo così una maggiore responsabilità da parte degli organi dirigenti.

ristrutturazione interna e strumenti innovativi

Sono previste tappe fondamentali come i 100 giorni, durante i quali sarà ristrutturata la leadership per rendere il ruolo presidenziale più definito ma meno esecutivo. Tra gli interventi vi sono anche l’istituzione di un Dipartimento per i finanziamenti ai club, un comitato indipendente per la supervisione economica e un meccanismo chiamato “Verità e Riconciliazione”, volto a indagare abusi o violazioni etiche passate attraverso processi esterni.

L’obiettivo è creare uno strumento non punitivo ma orientato alla guarigione interna, favorendo così un clima più trasparente e responsabile.

strategie finanziarie e autonomia decisionale

innovazioni nel settore economico

I primi interventi si concentrano sulla razionalizzazione delle spese, garantendo ai club partecipanti una quota dei ricavi destinata agli investimenti. È inoltre prevista una strategia di diversificazione delle fonti di reddito al fine di ridurre l’eccessiva dipendenza da specifici campionati, in particolare dalla Formula 1.

Tale approccio mira anche a rispettare la separazione tra ruoli normativi e interessi commerciali, specialmente considerando le recenti controversie legate al tentativo della FIA di assumere il controllo sui diritti televisivi del Campionato Mondiale Rallycross.

obiettivi futuri e modifiche statutarie

tempi e processi decisionali

Mayer propone che ogni modifica statutaria venga pubblicata almeno 120 giorni prima dell’approvazione tramite voto dei membri, consentendo così ampio tempo per discussioni approfondite. Questa misura intende rafforzare il processo democratico interno alla FIA ed evitare decisioni affrettate o influenzate da pressioni esterne.

A giugno scorso è stata approvata una revisione controversa degli statuti relativi alle procedure elettorali, nonostante le richieste dell’automobile club austriaco di posticipare il voto per poter approfondire meglio le implicazioni delle modifiche apportate.

la squadra dietro la candidatura

Sebbene siano ancora riservate le identità dei collaboratori scelti da Mayer per supportarne la campagna, si ritiene che sia già stato costituito un team dedicato alla strategia politica ed organizzativa. La formazione comprende figure provenienti dai principali club automobilistici internazionali, pronti a sostenere questa nuova visione per rilanciare l’immagine della FIA.

Ecco alcune delle personalità coinvolte nella campagna:
  • Sponsor principali ancora sconosciuti
  • Membri dei club automobilistici europei e internazionali
  • Anche alcuni ex dirigenti sportivi con esperienza nella governance internazionale
Scritto da Gennaro Marchesi