Tifosi di Bari contro la multiproprietà: manifestazioni in crescita contro la famiglia De Laurentiis

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Proteste dei tifosi del Bari contro la gestione della multiproprietà e la famiglia De Laurentiis

Le manifestazioni di dissenso da parte della tifoseria del Bari continuano a crescere, esprimendo forte insoddisfazione nei confronti della gestione societaria e della presenza della famiglia De Laurentiis. La piazza pugliese chiede con decisione un cambio di proprietà, ritenendo che l’attuale situazione ostacoli il rilancio del club e comprometta le ambizioni sportive.

Motivazioni delle proteste e richiesta di cambiamento societario

Situazione attuale del club e motivi della protesta

Il Bari, attualmente posizionato al quartultimo posto in classifica con soli 13 punti in 14 partite, si trova in una fase critica, con il rischio concreto di retrocessione. La tifoseria storicamente contraria alle multiproprietà, ha più volte espresso il proprio disappunto attraverso comunicati ufficiali, striscioni e cori durante le partite.

I principali motivi alla base delle proteste sono:

  • Sospetto di interessi esclusivi della famiglia De Laurentiis, che controlla anche il Napoli;
  • Mancanza di investimenti adeguati per il rilancio sportivo del club;
  • Sensazione di trascuratezza nei confronti delle tradizioni biancorosse.

L’appello alla manifestazione pubblica dell’8 dicembre

Per rafforzare la propria voce, i tifosi hanno organizzato un raduno pubblico previsto per l’8 dicembre alle ore 11:00, in Piazza Prefettura. Il manifesto dell’evento invita alla mobilitazione: «Nessuna scusante, tutti in piazza contro la multiproprietà! Unici, decisi e compatte contro questa società!». L’obiettivo è ottenere un intervento deciso volto a liberare il club dalla gestione attuale e favorire un ritorno a progetti più ambiziosi.

I timori legati al futuro del club e alla percezione pubblica

Speranze di promozione e conseguenze sulla proprietà

C’è una diffusa convinzione tra i sostenitori che, qualora il Bari riuscisse ad approdare in Serie A, la famiglia De Laurentiis potrebbe essere costretta a cedere una delle due squadre sotto il suo controllo. Questa eventualità alimenta sentimenti di sfiducia verso la gestione societaria.

Sensazioni di marginalizzazione rispetto al Napoli

I tifosi non si riconoscono nel ruolo spesso percepito come “Napoli B”, sentimento che rafforza l’esigenza di rispetto per storia e identità locale. La protesta mira anche a sottolineare quanto sia importante preservare l’unicità e le tradizioni del club biancorosso.

Membri del cast e personalità coinvolte nella vicenda

  • Tifosi organizzati del Bari;
  • Membri della dirigenza sportiva;
  • Membri della famiglia De Laurentiis;
  • Animi rappresentanti delle istituzioni locali.
Scritto da Gennaro Marchesi