Theo Hernández critica il Milan e racconta la sua involuzione dopo lo scudetto

Il declino di Theo Hernandez: da protagonista a ombra di sé stesso

La carriera di Theo Hernandez ha attraversato fasi diametralmente opposte, passando da un talento esplosivo e decisivo in campo a una recente involuzione che ha suscitato molte critiche. La sua evoluzione rappresenta un esempio emblematico delle variazioni di rendimento che possono influenzare profondamente le sorti di una squadra. In questo articolo si analizzano i due estremi della sua carriera, evidenziando le differenze tra il suo periodo d’oro e l’attuale fase di crisi.

la stagione del tricolore: la rinascita del terzino francese (2021-22)

le caratteristiche del miglior theo

Nella stagione in cui il Milan conquista il suo diciannovesimo scudetto, Theo Hernandez si afferma come uno dei protagonisti principali. Non si limita a essere un semplice difensore laterale, ma diventa una vera e propria arma offensiva capace di cambiare le sorti delle partite. La sua crescita è evidente: a metà campionato emerge come elemento imprescindibile grazie alle sue capacità offensive e alla leadership dimostrata in campo.

Tra i momenti più significativi, spiccano le prestazioni contro Venezia e Napoli, dove il suo contributo ha determinato l’esito degli incontri. La sua doppietta contro il Venezia nella ripresa di ritorno rappresenta uno dei punti più alti della stagione, segnando una svolta decisiva nel cammino verso lo Scudetto. Il suo stile si caratterizza per la corsa inarrestabile, culminata con un gol simbolico nella penultima giornata contro l’Atalanta: una fuga coast-to-coast lunga 90 metri che sancisce la vittoria del Milan.

difetti e limiti temporanei

Pur essendo stato un pilastro della squadra, non sono mancati episodi negativi come espulsioni o errori difensivi che hanno evidenziato alcune fragilità emotive e tecniche. Questi momenti sono stati compensati dalla sua energia contagiosa e dalla capacità di risollevare le sorti della formazione nei momenti cruciali.

la crisi dell’anno corrente: un calo drastico nelle prestazioni

dalla furia all’indifferenza

Dopo tre stagioni eccezionali, l’attuale annata vede Theo Hernandez molto distante dal giocatore trascinatore del passato. Le sue performance sono caratterizzate da amnesie difensive e atteggiamenti svogliati, che si riflettono anche nelle sfide europee più importanti. La partita contro il Feyenoord rappresenta il punto più basso: un’espulsione ingenua e una prova sotto tono hanno condannato il Milan all’eliminazione dalla competizione continentale.

Nelle occasioni meno impegnative o durante alcune vittorie esterne come quella contro il Real Madrid, la presenza del francese appare limitata e poco incisiva rispetto al passato. I capelli color fucsia indossati in alcune partite sembrano essere l’unico segnale visibile di un giocatore ormai privo dello smalto originario.

conclusioni sulla metamorfosi di theo hernandez

L’evoluzione professionale di Theo Hernandez testimonia quanto possa essere complesso mantenere alta la propria forma nel calcio ad alti livelli. La differenza tra i due periodi è netta: dal ruolo fondamentale nello scudetto alla fase attuale contraddistinta da difficoltà e disattenzioni che hanno inciso anche sul rendimento internazionale del club.

personaggi principali coinvolti

  • Theo Hernandez
  • Salah (Liverpool)
  • Sebastian Giovinco (ex compagno)
  • Maldini (dirigente milanista)
  • Bennacer (centrocampista rossonero)
  • Ibrahimović (attaccante milanista)