Testata in lega d'acciaio: la Ferrari punta sul motore 2026
La strategia di sviluppo della casa di Maranello si concentra sull’integrazione tra power unit, telaio e dinamiche aerodinamiche, con l’obiettivo di prepararsi alla nuova era regolamentare prevista per il 2026. la fusione tra differenti expertise permette di lavorare su soluzioni comuni fin dalle fasi iniziali del progetto, valorizzando l’efficienza energetica, la gestione termica e la capacità di ridurre la resistenza all’avanzamento.
power unit 2026: integrazione e sviluppo a maranello
La progettazione della power unit per il 2026 nasce all’interno della stessa factory che ha visto nascere la 678, con una sinergia stretta tra le aree motori e quelle dei telai. il team motoristico guidato da enrico gualtieri incide sulle scelte tecnologiche, mentre loic serra coordina l’aspetto tecnico dei telai, favorendo una integrazione globale tra sistemi propulsivi e strutturali. la power unit 2026 è stata concepita per offrire agli aerodinamici, guidati da diego tondi e frank sanchez, la possibilità di esagerare alcune soluzioni utili a diminuire la resistenza all’avanzamento.
ruolo di motoristi e telaiisti
In questa chiave, si punta a ridurre le masse radianti e a rendere la batteria leggera e molto compatta, elementi che dovrebbero facilitare un profilo aerodinamico più vantaggioso. l’approccio integrato mira a offrire ai progettisti strumenti efficaci per disegnare forme sempre più performanti, mantenendo un occhio attento all’affidabilità e al peso complessivo della vettura.
regolamentazione 2026: obiettivo prestazionale e contesto competitivo
La squadra lavora in silenzio di fronte all’annuncio di una rivoluzione regolamentare senza precedenti, confidando che la combinazione di soluzioni audaci e una gestione oculata del progetto possa tradursi in vantaggi concreti. Lo staff tecnico ha messo in pausa lo sviluppo della SF-25 in galleria del vento entro la fine di aprile, puntando a risultati tangibili all’avvio del nuovo quadro regolamentare che impone nuove dinamiche aerodinamiche e di potenza.
In parallelo, emergono osservazioni sul fatto che Mercedes e Red Bull abbiano introdotto una strategia di compressione della power unit: da 16:1 a 18:1 quando la temperatura operativa aumenta, una soluzione che è stata valutata legalmente dalla FIA dopo chiarimenti richiesti dalla Scuderia insieme a Honda e Audi. L’effetto stimato sul tempo sul giro appare contenuto, ma resta una variabile determinante nell’equilibrio prestazionale tra costruttori.
materiali e scelte strutturali della power unit 2026
Un’altra novità riguarda la scelta sul materiale della testata: non più solo alluminio, ma anche acciaio legato, per consentire prove di pressione e temperatura in condizioni limitate finora non raggiunte. la direzione tecnica ha affidato questa parte a guido di paola, responsabile dell’Internal Combustion Engine Concept and Design, per garantire una base affidabile compatibile con l’incremento di peso previsto della PU nel prossimo campionato. L’uso dell’acciaio, pur meno leggero, permette una stabilità termica superiore e apre a nuove possibilità di sviluppo, con un team che integra competenze provenienti anche da Renault e Mercedes.
organizzazione tecnica e dinamiche del gruppo
Il progetto riflette una rinnovata coesione tra le figure di livello, con l’arrivo di elementi esperti provenienti da diverse realtà motoristiche e una riorganizzazione interna che ha consolidato una squadra piatta e qualificata. Dal punto di vista operativo, la gestione ha mirato a mantenere i toni cauti dopo le passate stagioni difficili, concentrandosi su un percorso di sviluppo che possa tradursi in risposte concrete al variare delle condizioni regolamentari e competitive.
personaggi chiave citati
Nel testo emergono diverse personalità di rilievo che hanno guidato il percorso di sviluppo e strategia tecnica. Elenco delle figure:
- Enrico gualtieri
- Loic serra
- Diego tondi
- Frank sanchez
- Fred vasseur
- Davide mazzioli
- Guido di paola
- Wolf zimmermann
- Lars schmidt