Test pirelli 2026: le mule car senza ala anteriore mobile hanno un limite di velocità
Il Gran Premio di Abu Dhabi ha segnato la chiusura del campionato 2025, ma il paddock della Formula 1 è rimasto attivo sul tracciato di Yas Marina. L'attenzione si è già spostata verso il futuro, con una sessione di test dedicata alla raccolta di dati cruciali per lo sviluppo degli pneumatici della stagione 2026. Questo articolo analizza le metodologie adottate dalle scuderie e le specifiche sfide tecniche incontrate nella simulazione delle prossime monoposto.
test abu dhabi: la simulazione per il 2026
Al termine della stagione agonistica, i team hanno avuto l'opportunità di schierare in pista le proprie vetture con un duplice obiettivo. Oltre a far provare giovani piloti, è stato concesso l'utilizzo di vetture muletto modificate per testare le gomme Pirelli destinate al nuovo ciclo regolamentare del 2026. Le future monoposto presenteranno caratteristiche radicalmente diverse dalle attuali, soprattutto in termini di peso e carico aerodinamico generato, rendendo complessa una riproduzione fedele in pista.
le modifiche autorizzate alle vetture muletto
Per ovviare a queste difficoltà, la FIA ha autorizzato specifiche modifiche alle monoposto. L'intento è permettere a Pirelli di raccogliere dati in condizioni il più possibile simili a quelle attese. Alcune squadre, come Ferrari e Mercedes, hanno intervenuto sull'ala anteriore, installando un attuatore idraulico per sollevare l'ultimo flap. Questo sistema mira a simulare una delle novità del 2026, sebbene con ali configurate in assetto scarico per riprodurre un carico aerodinamico inferiore allo standard corrente.
limitazioni e protocolli dei test pirelli
La disparità di equipaggiamenti tra le varie scuderie ha reso necessario stabilire protocolli comuni. Il direttore di Pirelli, Mario Isola, ha spiegato che, in assenza della possibilità di replicare esattamente le modalità di guida del 2026, sono state concordate restrizioni precise. Queste includono limiti di velocità, livelli di carico aerodinamico e quantità di carburante a bordo, tutti parametri finalizzati a simulare il peso previsto per la prossima stagione.
il significato del limite di velocità
Un aspetto centrale di queste restrizioni è l'introduzione di un limite di velocità temporaneo, valido solo per questa sessione di test. Per i team privi dell'ala anteriore mobile, superare una certa soglia comporterebbe un carico sugli pneumatici superiore a quello simulato, generando dati non rappresentativi. Questo limite consente di mantenere le gomme in una finestra operativa corretta in termini di temperatura e sollecitazione, specialmente sui lunghi rettilinei.
Circuiti come Baku o lo stesso Yas Marina, con rettilinei molto estesi, sono ideali per studiare il fenomeno del raffreddamento degli pneumatici, che in queste condizioni può superare i 30°C. L'utilizzo di mescole morbide in tali contesti rende la simulazione ancor più preziosa.
aerodinamica attiva e squilibri attuali
Un elemento chiave della differenza tra le vetture attuali e quelle future risiede nell'aerodinamica. I regolamenti del 2026 prevedono sistemi aerodinamici attivi sia all'anteriore che al posteriore, con aperture regolamentate. Al contrario, la maggior parte delle muletto odierne dispone solo del DRS posteriore, creando uno squilibrio tra i due assi e un carico anteriore non riducibile in rettilineo.
vantaggi delle ali anteriori mobili
Le squadre che, come Ferrari e Mercedes, hanno investito in un'ala anteriore con attuatore idraulico godono di un vantaggio durante questi test. Non sono soggette al limite di velocità prefissato, poiché il loro sistema permette di raccogliere dati più significativi e rappresentativi. Questo consente a Pirelli di effettuare comparazioni dirette e di affinare le proprie analisi in vista dello sviluppo definitivo degli pneumatici.
L'introduzione dell'aerodinamica attiva completa nel 2026 renderà questo fenomeno ancora più marcato, con una riduzione generale della sollecitazione sugli pneumatici e, verosimilmente, velocità di percorrenza in curva inferiori, fattori che influenzeranno profondamente la progettazione delle gomme.