Test antidroga di joseph parker positivo: il manager parla di contaminazione accidentale

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

La carriera del pugile neozelandese Joseph Parker è attualmente sospesa a un filo. Un test antidoping positivo alla cocaina, effettuato il giorno del suo incontro con Fabio Wardley lo scorso 25 ottobre, rischia di cancellare due anni della sua attività sul ring e di compromettere irreparabilmente il suo futuro nella divisione dei pesi massimi. La situazione, però, non è chiara come potrebbe sembrare: il team di Parker sta conducendo una strenua difesa, sostenendo la tesi della **contaminazione accidentale** e non dell’assunzione volontaria della sostanza proibita.

il caso parker: contaminazione o negligenza?

Il risultato positivo al test della VADA ha gettato immediatamente l’ex campione del mondo WBO in una **gravissima crisi sportiva e legale**. La possibile squalifica di due anni rappresenta una minaccia esistenziale per un pugile di 33 anni che, fino a poche settimane fa, era in lizza per un incontro valido per il titolo mondiale unificato. La gestione della crisi da parte del suo manager è stata immediata e categorica.

la difesa del manager: una contaminazione involontaria

Spencer Brown, manager di Parker, ha respinto con forza ogni accusa di negligenza o doping intenzionale. In un’intervista a iFL TV, Brown ha dichiarato che il pugile è stato **vittima di una contaminazione** e che il team è al lavoro per dimostrarlo pubblicamente. Ha sottolineato l’assurdità logica di un gesto autolesionista in piena preparazione per un match importante, definendo folle chiunque potrebbe pensare di assumere una sostanza del genere durante un ritiro.

Le parole di Brown delineano una strategia difensiva netta: non ammettere alcuna colpa diretta di Parker, puntare tutto sulla dimostrazione di una **via di contaminazione esterna** e cercare di limitare i danni d’immagine in attesa che le prove vengano presentate alle autorità competenti. L’esito di questa battaglia legale determinerà il destino dell’atleta.

le reazioni del pugile: shock e incertezza

Lo stato d’animo di Joseph Parker, emerso dalle sue dichiarazioni a BoxingScene, è di profonda **perplessità e turbamento**. Il pugile ha espresso tutto il suo shock per il primo test positivo della sua carriera, descrivendo un clima di paranoia postuma in cui si ritrova a mettere in discussione ogni gesto, bevanda o integratore assunto durante il training camp.

Parker ha ribadito la sua estraneità all’assunzione consapevole della sostanza, affermando di voler **seguire ogni passo procedurale** per chiarire la sua posizione. Il suo obiettivo dichiarato è tornare sul ring nel più breve tempo possibile, ma il percorso per ottenere l’assoluzione e ripristinare la propria reputazione si annuncia complesso e lungo.

le conseguenze immediate e future per la carriera

Le ripercussioni dell’episodio sono state immediate e devastanti. Parker si è visto **strappare l’opportunità di contendere il titolo unificato** dei pesi massimi, vedendo svanire lo scontro con Oleksandr Usyk che sembrava a portata di mano. Oltre alla perdita di un’occasione storica, il pugile rischia un grave danno economico, un crollo nelle classifiche mondiali e un’inevitabile perdita di rilevanza nel panorama pugilistico internazionale.

La divisione dei massimi, infatti, non attende nessuno e il tempo perso in battaglie legali e squalifiche è spesso irrecuperabile. L’immagine pubblica del pugile, fino a questo momento considerato un professionista integerrimo, è stata gravemente offuscata. La sua recente presenza in pubblico a supporto di un collega, se da un lato mostra tentativi di normalità, dall’altro sottolinea il contrasto tra la facciata serena e la **precarietà della sua situazione professionale**.

Attualmente, la situazione è in uno stallo. Da un lato c’è la tesi della contaminazione accidentale sostenuta dal team Parker, dall’altro la prospettiva di una **squalifica di lunga durata** se tale tesi non verrà provata in modo incontrovertibile. I prossimi sviluppi dell’inchiesta e le prove che verranno portate determineranno se per Joseph Parker si tratterà di un incidente di percorso o della fine della sua carriera ai massimi livelli.

Image: Joseph Parker Drug Test Storm: Manager Says “He Was Contaminated”
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