Tadej Pogacar e Abu Dhabi progettano una montagna artificiale per i Mondiali 2028

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 2 min

In vista dei Campionati del Mondo di ciclismo del 2028, gli Emirati Arabi Uniti stanno portando avanti un'opera ingegneristica senza precedenti nel mondo dello sport. Il progetto, che ha suscitato un vivace dibattito, prevede la modifica sostanziale di un rilievo naturale per creare una salita artificiale in grado di ridisegnare le sorti della gara iridata.

il progetto della montagna artificiale ad abu dhabi

Al centro dell'operazione si trova la collina di Al Wathba, situata nelle vicinanze della capitale Abu Dhabi. L'intervento trasformerà radicalmente l'ascesa esistente, passando dagli attuali 1,4 chilometri con pendenza del 6% a un tracciato di 3,8 chilometri. La nuova salita presenterà una pendenza media del 6,5%, con sezioni finali che toccheranno picchi del 13%. Questo cambiamento strutturale altererà profondamente la natura tecnica della competizione.

impatto sulle dinamiche di gara e favoriti

Un percorso di tali caratteristiche sposterà l'ago della bilancia a vantaggio dei corridori specializzati nelle salite ripide. La configurazione finale premia chiaramente gli scalatori puri e gli atleti esplosivi, profili opposti rispetto a quelli dei velocisti che solitamente dominano i circuiti pianeggianti. La trasformazione modifica completamente le prospettive di una manifestazione inizialmente annunciata come adatta alle ruote veloci. La scelta sembra rispondere anche a logiche di spettacolo e seguito del pubblico, con un occhio di riguardo verso campioni come Tadej Pogacar, leader della formazione UAE Emirates, particolarmente seguita nella regione.

le polemiche nel mondo del ciclismo

L'ambizioso progetto non è stato accolto senza critiche, sollevando questioni fondamentali sull'etica e la governance dello sport. La notizia ha generato un acceso confronto tra addetti ai lavori e istituzioni.

la posizione di marc madiot

Tra le voci più autorevoli a esprimere perplessità spicca quella di Marc Madiot, manager storico della squadra Groupama-FDJ. Madiot ha definito la decisione come drammatica, interpretandola come un segnale preoccupante per il futuro del ciclismo. Ha sottolineato come la Federazione Internazionale (UCI) debba mantenere il controllo sull'organizzazione degli eventi, assegnati in base a precisi capitolati, ed ha espresso forte scetticismo sull'idea di creare un ostacolo artificiale per modificare artificialmente la difficoltà della gara o favorire specifici atleti.

Le personalità citate nel dibattito includono:

  • Marc Madiot, manager del team Groupama-FDJ.
  • Tadej Pogacar, campione sloveno del ciclismo mondiale.
Tadej Pogacar e Abu Dhabi progettano una montagna artificiale per i Mondiali 2028
Tadej Pogacar
Ekaterina Antropova
Categorie: Ciclismo

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