Soncin parla di paradiso e cammino di Santiago dopo l’Europeo

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le dichiarazioni di andrea soncin: un leader oltre il campo

In un momento storico per il calcio femminile italiano, la nazionale ha raggiunto una semifinale europea dopo quasi tre decenni. Alla guida di questa impresa si trova Andrea Soncin, il commissario tecnico che si distingue non solo per le capacità tattiche, ma anche come figura carismatica e motivazionale. Le sue parole rivelano un forte legame emotivo con le giocatrici, oltre a una visione chiara del ruolo di allenatore e leader. Questo articolo analizza le sue principali dichiarazioni e i retroscena più significativi sulla sua esperienza nel mondo del calcio femminile.

la conquista della semifinale europea

La qualificazione alla fase finale rappresenta un traguardo storico per l’Italia femminile, che torna a contendere un posto tra le migliori d’Europa dopo ventotto anni. Soncin descrive questo momento come uno dei più emozionanti della sua carriera, sottolineando l’atmosfera di festa tra le giocatrici e lo staff. Ricorda con entusiasmo la celebrazione collettiva, durante la quale hanno cantato e ballato usando anche musica durante gli allenamenti, con Arianna Caruso a fare da deejay.

momenti salienti e aneddoti

Tra i momenti più intensi vi è la corsa di Girelli verso il gol decisivo. Soncin rivela di essersi lasciato trasportare dall’euforia, seguendo l’istinto piuttosto che la razionalità. La vittoria ha rafforzato il suo ruolo di motivatore, trasmettendo messaggi chiari alle atlete e sottolineando come la disponibilità delle giocatrici abbia fatto la differenza nel percorso verso questa storica qualificazione.

il rapporto tra allenatore e squadra

Sono numerosi gli aspetti che rendono unica la leadership di Soncin. Il suo approccio si basa su una comunicazione aperta e sulla valorizzazione delle capacità individuali delle giocatrici. Ha evidenziato come tutte abbiano compreso l’importanza di indossare la maglia azzurra come un privilegio, portando a una vera trasformazione nel gruppo.

soprannome e influenze personali

Il tecnico è conosciuto anche come Suo Maestà o Imperatore, soprannomi derivati dal suo passato calcistico. Questi appellativi sono nati durante il periodo a Perugia, dove Cosmi gli attribuì il soprannome “Cobram” per le sue abilità nelle palle vaganti in area di rigore. Oggi vive momenti diversi, più gratificanti rispetto al passato.

sfide e prospettive future nel calcio femminile

Soncin affronta con determinazione anche le criticità del movimento femminile in Italia. Sottolinea quanto spesso ci sia ignoranza o pregiudizio nei confronti del calcio femminile, spesso alimentati da persone che non assistono alle partite o non conoscono abbastanza lo sport rosa. Promette che i risultati ottenuti possano contribuire ad aumentare l’attenzione pubblica e migliorare la percezione generale.

impegno personale e obiettivi futuri

L’attuale soddisfazione non lo distrae dal desiderio di continuare a lavorare con passione nel settore femminile. Esclude categoricamente un ritorno al calcio maschile: «Sono in Paradiso» afferma senza esitazioni, confidando che i rapporti instaurati con le ragazze siano qualcosa di impagabile.

la promessa in caso di vittoria finale

A chi gli chiede cosa farebbe se conquistasse l’Europeo, Soncin risponde senza esitazioni: «Il cammino di Santiago». Un gesto simbolico che rappresenta non solo una sfida personale ma anche un segno della sua determinazione nel raggiungere obiettivi importanti attraverso percorsi spirituali e di crescita personale.

  • Nell’intervista sono stati menzionati:
  • Sono state citate personalità come Andrea Soncin stesso;
  • L’atleta Arianna Caruso;
  • Cristian Cosmi;
Scritto da Gennaro Marchesi