La conclusione delle finali di Sun Valley segna la chiusura della Coppa del Mondo maschile di sci alpino. La squadra italiana si trova a riflettere su una stagione caratterizzata da performance altalenanti, con un forte legame ai veterani che continuano a rappresentare le certezze del team. Emerge la preoccupazione per il futuro, dato l’assenza di un ricambio generazionale e la mancanza di giovani talenti pronti a subentrare.
analisi della stagione: velocità e discipline tecniche
È opportuno suddividere la stagione in due settori principali: le gare di velocità e quelle tecniche. Nella discesa libera e nel superG, l’Italia ha trovato un protagonista in Mattia Casse, che ha realizzato il sogno della prima vittoria in carriera sulle nevi della Val Gardena. Al suo fianco, Dominik Paris, capitano indiscusso, ha dimostrato il suo valore tornando sul podio in due occasioni a Kvitfjell.
difficoltà e opportunità nella velocità
Nonostante la predominanza svizzera nelle competizioni, l’Italia si è distinta come la seconda nazione più competitiva. Se non fosse stato per l’infortunio subito da Casse a Kvitfjell, sarebbe potuto ambire al podio nella classifica di specialità del superG. Anche Paris ha risentito dell’assenza nella prima parte della stagione ma ha ritrovato slancio verso la fine, preparandosi per importanti sfide olimpiche sulla Stelvio a Bormio.
squadra azzurra nelle discipline tecniche
Nelle discipline tecniche, il gigante ha visto come figura di spicco Luca de Aliprandini, capace di mantenere viva l’attenzione grazie ai suoi risultati costanti. Ha sfiorato la Top-5 nella classifica finale, chiudendo al decimo posto dopo aver mancato le ultime gare.
la situazione nello slalom
L’altoatesino Alex Vinatzer, inizialmente promettente nel gigante, ha affrontato difficoltà sia in questa disciplina che nello slalom. Il secondo posto conquistato a Kitzbuehel rappresenta una rara nota positiva in un contesto difficile per lo slalom maschile italiano. In questo settore, sono emerse anche criticità significative, culminate nell’annuncio dell’addio del direttore tecnico Simone Del Dio.
futuro incerto ma speranzoso
Anche se il gigante presenta situazioni poco incoraggianti, emergono nomi promettenti come Filippo Della Vite, che ha affrontato una stagione complicata a causa degli infortuni. Tuttavia, Giovanni Franzoni si distingue come una delle speranze future dello sci italiano; dopo una stagione senza intoppi fisici, potrebbe finalmente mostrare tutto il suo potenziale anche nelle discipline veloci e nel gigante.
- Mattia Casse
- Dominik Paris
- Luca de Aliprandini
- Alex Vinatzer
- Sebastiano Gross (ritiratosi)
- Filippo Della Vite
- Giovanni Franzoni