Sandri, il fratello ricorda la tragedia: «Spaccarotella non si è mai scusato»

Pubblicato il 11/11/2025 • 3 min

ricordo e riflessioni sul dramma familiare di cristiano sandri

In occasione del diciottesimo anniversario dell’omicidio di Gabriele Sandri, si approfondiscono le testimonianze di Cristiano Sandri, fratello della vittima, che ha condiviso con la stampa il dolore durato quasi due decenni e le conseguenze di un evento che ha segnato profondamente la sua famiglia. La vicenda evidenzia come una perdita così tragica possa lasciare cicatrici indelebili, mantenendo vivo il ricordo e la ricerca di giustizia.

il racconto di cristiano sandri sulla tragedia

chi era gabriele sandri

Gabriele Sandri, ventiseienne appassionato di calcio e musica, era descritto come una persona piena di vitalità, altruista e generosa. Fan sfegatato della Lazio, aveva una personalità solare e amava trascorrere il tempo con amici. La sua passione per il calcio lo portava a giocare come attaccante in stile classico, ricordando figure come Gigi Casiraghi.

momenti significativi delle passioni di gabriele

Le passioni più grandi di Gabriele erano legate alla squadra del cuore e alla musica. Ricorda con affetto i momenti condivisi in Curva Nord durante lo scudetto del 2000 o le trasferte europee, come quella a Parigi nel 1998 per la finale di Coppa Uefa, attraversando anche il Monte Bianco per raggiungere gli eventi.

la tragica giornata e l’impatto sulla famiglia

dove si trovava quel giorno

Nella mattinata dell’11 novembre 2007, Cristiano si trovava a casa quando ricevette notizie preoccupanti da Arezzo. Dopo essere stato consigliato ad arrivarci accompagnato, apprese tramite la radio la terribile notizia: suo fratello Gabriele era stato ucciso da un colpo d’arma da fuoco mentre si recava allo stadio San Siro. La scoperta fu devastante.

l’ultima conversazione con gabriele

Poche ore prima dell’incidente, Gabriele aveva chiamato Cristiano per invitarlo a riposarsi dopo aver suonato fino a tarda notte al Piper. Questo ricordo rimane uno degli ultimi momenti condivisi tra loro.

le falsità e le narrazioni infondate sull’incidente

strumentalizzazioni mediatiche e versioni ufficiali

Sul luogo dell’accaduto si diffuse subito una narrativa distorta: si parlò di un ultrà fascista coinvolto in una rissa o addirittura che l’autore dello sparo avesse agito senza intenzioni criminali. Il questore di Arezzo dichiarò pubblicamente che l’intervento delle forze dell’ordine avrebbe coinvolto spari in aria, ma questa versione fu smentita dai fatti.

risposta alle accuse false

Cristiano Sandri ha espresso incredulità rispetto alle dichiarazioni ufficiali che descrivevano un episodio diverso dalla realtà: «Come poteva mio fratello essere stato coinvolto in una rissa? Dormiva in auto con altri amici quando è stato colpito dal proiettile». La domanda ancora aperta riguarda le motivazioni dietro quell’atto violento.

il mancato risarcimento e la richiesta di giustizia

L’unico responsabile dello sparo non si è mai scusato pubblicamente né ha mostrato pentimento per quanto accaduto. La famiglia continua a chiedere verità e giustizia per Gabriele Sandri.

 

personaggi principali coinvolti nella vicenda

  • Cristiano Sandri (fratello della vittima)
  • Gabriele Sandri (la vittima)
  • Lui Spaccarotella (autore dello sparo)
  • I membri della famiglia Sandri coinvolti nel processo giudiziario)
  • I testimoni oculari presenti al momento dell’incidente)
  • I rappresentanti delle forze dell’ordine all’epoca dei fatti)
Categorie: Calcio

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