Roberto amadio parla della nazionale italiana e della sfida contro pogacar

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

Il panorama del ciclismo italiano attraversa una fase di significativa trasformazione, caratterizzata da un rinnovamento sia nelle strutture tecniche che in quelle organizzative. In questo quadro di evoluzione, la nomina di un nuovo commissario tecnico per la Nazionale maschile su strada segna un passaggio cruciale, con l'obiettivo di consolidare il percorso intrapreso e proiettare la squadra verso i principali appuntamenti internazionali dei prossimi anni.

roberto amadio: il nuovo ct della nazionale maschile su strada

La guida della Nazionale maschile su strada è stata affidata a Roberto Amadio, figura di spicco con un passato da direttore sportivo di successo, in particolare nel periodo vincente della Liquigas. Dopo anni dedicati a incarichi manageriali all'interno della Federazione Ciclistica Italiana, incluso il ruolo di team manager delle Nazionali, Amadio torna a un impegno sportivo operativo. La scelta è motivata dalla volontà di garantire continuità al progetto tecnico sviluppato recentemente, basato su un gruppo giovane e ambizioso e su una collaborazione integrata tra le diverse discipline del ciclismo.

la nomina e la struttura tecnica rinnovata

Amadio ha dichiarato di essere stato sorpreso dalla proposta del Presidente Dagnoni, ma di averne subito colto il potenziale. La nomina coincide con un riassetto dell'area tecnica federale, che vede l'ingresso di Elia Viviani nel ruolo di Team Manager delle Nazionali. Questa integrazione è stata valutata positivamente e rappresenta un elemento di novità nel gruppo di lavoro. La transizione avviene in un momento considerato opportuno, dopo un accordo transitorio gestito dal precedente commissario tecnico, Marco Villa.

l'evoluzione organizzativa e il modello federale

In qualità di team manager negli ultimi quattro anni, Amadio ha contribuito a un ripensamento della gestione organizzativa. L'obiettivo è stato creare una sinergia concreta tra tutte le specialità del ciclismo, dalla pista alla mountain bike, considerata fondamentale per una crescita armonica. Questo approccio ha permesso di rilanciare discipline prima marginali e di ottenere progressi significativi attraverso scelte mirate sul personale tecnico.

il ruolo di elia viviani e la continuità tecnica

Elia Viviani è indicato come la figura ideale per raccogliere l'eredità di Amadio nel ruolo di team manager. Viene descritto come un "corridore-manager" per la sua capacità di gestione meticolosa della carriera. Sebbene necessiti di un periodo di affiancamento, il suo contributo è ritenuto un valore aggiunto per tutto il movimento, con un focus particolare sul settore pista. La continuità del lavoro svolto con i precedenti tecnici, come Daniele Bennati e Marco Villa, è considerata un punto di forza.

la squadra azzurra: giovani promesse e veterani

Il nuovo commissario tecnico si trova a guidare una formazione interessante e bilanciata. Il gruppo è composto da giovani talenti in fase di crescita, affiancati da ciclisti di grande esperienza. La conoscenza pregressa degli atleti, maturata nel precedente ruolo, viene vista come un vantaggio per una gestione efficace.

Tra i giovani su cui si punta per il futuro si segnalano:

  • Giulio Pellizzari
  • Davide Piganzoli
  • Lorenzo Finn
  • Lorenzo Scaroni
  • Luca Garofoli

Il gruppo è supportato da corridori consolidati come:

  • Alberto Bettiol
  • Giulio Ciccone
  • Andrea Bagioli

le prospettive sui giovani talenti

Su Giulio Pellizzari c'è grande fiducia: ha dimostrato maturità e continuità nel suo primo anno World Tour, con piazzamenti di rilievo al Giro d'Italia e alla Vuelta. Le sue potenzialità sono riconosciute anche per le grandi Classiche. Lorenzo Finn, pur molto giovane, ha impressionato per atteggiamento e solidità in competizioni internazionali. Il suo approdo in una squadra di primo piano è visto come un'opportunità ideale per il suo sviluppo.

obiettivi e sfide per il prossimo futuro

La programmazione guarda con attenzione ai Mondiali del 2027 e alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. La priorità immediata è costruire una squadra coesa e competitiva, dialogando anche con i team di appartenenza dei ciclisti per una pianificazione ottimale. In un panorama internazionale dominato da fenomeni come Tadej Pogačar, considerato il più forte al momento, l'obiettivo italiano è realistico e sfidante.

le ambizioni di risultato nel triennio

Fare previsioni precise è complesso. L'ambizione è lottare per un podio nelle grandi manifestazioni come Mondiali o Europei, risultato che sarebbe considerato un grande successo dati i livelli in campo. La filosofia è quella di crederci fino al traguardo, massimizzando le potenzialità della squadra a disposizione. La sfida posta dai campioni assoluti è comune a tutte le nazionali e richiede il massimo impegno.

Roberto amadio parla della nazionale italiana e della sfida contro pogacar
Roberto Amadio
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Categorie: Ciclismo

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