Roberto amadio parla della nazionale italiana e della sfida contro pogacar

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

Il panorama del ciclismo italiano si trova attualmente in una fase di significativa trasformazione, caratterizzata da un rinnovamento sia nelle strutture tecniche che in quelle organizzative. In questo scenario di evoluzione, la nomina di Roberto Amadio a commissario tecnico della Nazionale maschile su strada rappresenta un passaggio cruciale, volto a garantire continuità e sviluppo al progetto azzurro.

roberto amadio: il nuovo commissario tecnico della nazionale

La scelta di Roberto Amadio per la guida della Nazionale maschile su strada segna un ritorno alle origini sportive dopo un periodo dedicato a incarichi dirigenziali all'interno della Federazione Ciclistica Italiana. Con un passato da direttore sportivo di successo, in particolare nel periodo vincente della Liquigas, e una profonda conoscenza dell'ambiente federale maturata anche come team manager delle Nazionali, Amadio è chiamato a guidare il ciclismo italiano verso i prossimi appuntamenti internazionali, con lo sguardo rivolto ai Mondiali e alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

la nomina e la collaborazione con elia viviani

La proposta di ricoprire il ruolo di commissario tecnico è stata accolta con sorpresa dallo stesso Amadio. La decisione del Presidente Dagnoni si inserisce in un più ampio riassetto dell'area tecnica federale, che ha visto l'ingresso di Elia Viviani nel ruolo di Team Manager delle Nazionali. Amadio ha espresso soddisfazione per questa scelta, sottolineando come l'accoglimento di Viviani nel gruppo di lavoro sia avvenuto in un momento propizio, a seguito di un accordo transitorio già impostato con il precedente ct Marco Villa per il settore strada uomini.

l'evoluzione della gestione federale e il modello collaborativo

Nel corso degli ultimi quattro anni, parallelamente al ruolo di team manager, è stato avviato un profondo processo di riorganizzazione. L'obiettivo principale è stato quello di creare una sinergia concreta tra tutte le specialità del ciclismo, dalla pista alla mountain bike. Questo approccio integrato ha permesso di rivitalizzare discipline che versavano in condizioni marginali, ottenendo progressi significativi attraverso scelte mirate sul personale tecnico. La direzione intrapresa è considerata positiva, sebbene il percorso di crescita sia ancora in divenire.

la nazionale azzurra: il gruppo a disposizione del nuovo ct

Roberto Amadio eredita una squadra che combina giovani promesse e ciclisti di grande esperienza. La conoscenza pregressa degli atleti, maturata nel precedente ruolo federale, costituisce un vantaggio organizzativo non trascurabile per la programmazione futura. Il dialogo con i team professionisti degli atleti sarà fondamentale per preparare al meglio i prossimi impegni iridati.

i giovani talenti e i corridori esperti

Il gruppo è composto da un nucleo di giovani in ascesa, affiancato da ciclisti consolidati. La continuità del lavoro svolto dal precedente commissario tecnico è riconosciuta, anche alla luce dei recenti risultati internazionali ottenuti dagli azzurri.

  • Tra i giovani emergenti si segnalano Giulio Pellizzari, Davide Piganzoli, Lorenzo Finn, Lorenzo Germani (citato nella fonte come Scaroni, presumibilmente un refuso per il corridore noto come Germani), e Filippo Garofoli.
  • Il gruppo è supportato dall'esperienza di corridori come Alberto Bettiol, Giulio Ciccone e Andrea Bagioli.

le potenzialità di pellizzari e finn

Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo di alcuni giovani. Giulio Pellizzari ha dimostrato maturità e continuità nel suo primo anno World Tour, piazzandosi nelle prime dieci posizioni sia al Giro d'Italia che alla Vuelta a España. Le sue qualità lo rendono un atleta promettente non solo per le corse a tappe, ma anche per le classiche monumento. Lorenzo Finn, pur nella sua giovane età, ha mostrato un atteggiamento competitivo di rilievo in gare internazionali. Il suo attuale ingaggio in una squadra di alto livello gli fornirà la struttura ideale per una crescita costante.

obiettivi e sfide del prossimo ciclo olimpico

La pianificazione del nuovo corso punta decisamente al lungo termine, con i Giochi Olimpici del 2028 come traguardo principale. Nel breve e medio periodo, l'obiettivo è costruire una squadra compatta e competitiva. La priorità non è fare pronostici, ma lavorare per essere pronti a lottare per risultati di prestigio, come un podio nei Campionati del Mondo o Europei, considerato un traguardo ambizioso dato l'alto livello del ciclismo mondiale. La filosofia è quella di crederci fino all'ultimo metro di gara.

la sfida nell'era dei fenomeni assoluti

Il contesto internazionale è dominato da ciclisti di straordinario talento. Di fronte a fenomeni come Tadej Pogačar, riconosciuto come il corridore più forte al mondo nel momento attuale, non esistono soluzioni magiche. La strategia italiana, comune del resto a tutte le nazionali, sarà quella di accettare la sfida e puntare a esprimere il massimo delle proprie potenzialità con gli atleti a disposizione.

Roberto amadio parla della nazionale italiana e della sfida contro pogacar
Roberto Amadio
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Categorie: Ciclismo

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