Rizzitelli: «Il gol del derby? Lo segnai spinto tifosi. A Roma mi ripetevano una ... e Mazzone fu condizionato contro di me»
In una puntata di S.R.Q.R – Sono Romanisti E Quasi Romani, si ripercorrono i legami tra un ex attaccante e la storia della Roma, con particolare attenzione al derby capitolino contro la Lazio. Al centro del racconto emerge Ruggiero Rizzitelli, la cui rete ha segnato un momento chiave della stagione 1991-92 e ha acceso ricordi di appartenenza, sacrificio e addio doloroso.
ruggiero rizzitelli e il derby eterno
la rete sotto la sud e la svolta del derby
la rimonta si concretizza in un momento carico di pressione: la squadra era in svantaggio, e la rete arriva da un’occasione nata dall’impegno collettivo. Bergodi, più alto di lui, è coinvolto in una dinamica che vede la palla spinta in porta dalla spinta dei tifosi, proprio mentre Rizzitelli correva verso la curva sud. In quell’istante, il pubblico diventò parte attiva della segnatura, alimentando una reazione positiva all’interno dello spogliatoio e per la città.
capire cos’è il derby
All’ingresso nel club romano, la città e la rivalità vennero spiegate come qualcosa di molto più della semplice partita. Un veterano condivise che la sfida con la Lazio rappresentava una prova di identità per i tifosi, un derby che va oltre il risultato e un banco di prova per chi indossa la maglia giallorossa.
vivere il derby da romano
Rizzitelli si lasciò trascinare dall’atmosfera cupa e intensa della capitale, vivendo l’applicazione del credo romanista in ogni fase della settimana che precede l’incontro. L’impegno fu grande, al punto da incidere sui giorni allenamento e riposo: la curiosità, la voglia di segnare e la tensione di una gara che alimenta la passione dei tifosi, talvolta oltre misura.
la rottura con mazzone
Con l’arrivo di Carlo Mazzone, la situazione nello spogliatoio assunse iu volti complicati: circolarono voci negative sull’operato di Rizzitelli e, in un periodo delicato, fu lui a dover affrontare una stagione turbolenta. Durante una rifinitura, non fu convocato nonostante l’impegno profuso, e l’escalation portò all’uscita temporanea dall’allenamento e alla successiva esclusione.
l’intervento di sensi
Il presidente Franco Sensi convocò la squadra sottolineando che l’elemento prioritario era la Roma. Il ritorno in gruppo coincidette con una fase positiva: la squadra strinse i ranghi, si registrò una serie di successi e si arrivò a sfiorare l’Europa League, pur con un rapporto tra giocatori e tecnico che, nel corso della stagione, divenne complicato.
l’addio più doloroso
Nonostante i chiarimenti con Mazzone, l’anno successivo segnò una separazione definitiva: lasciare Roma fu una ferita ancora aperta, una perdita che resta dolorosa e che lega il ricordo al peso di una scelta.
protagonisti citati nel racconto:
- ruggiero rizzitelli
- bergodi
- haessler
- sebino nela
- carlo mazzone
- sensi
