Rischi di blocco del mercato: chi e perché

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Analisi delle nuove normative economiche e il loro impatto sulla Serie A

Il panorama del calcio italiano sta vivendo una fase di profonda trasformazione, influenzata da norme volte a garantire una maggiore sostenibilità finanziaria delle società sportive. La recente introduzione di parametri come l’Indicatore del Costo del Lavoro Allargato (CLA) e la sua sostituzione dell’Indice di Liquidità (IdL) rappresentano un passaggio cruciale nel controllo dei bilanci delle squadre di Serie A. Questo articolo analizza le principali novità normative, i soggetti coinvolti e le possibili conseguenze per il mercato invernale ed estivo.

Da IdL a CLA: le novità nelle regole finanziarie

La cessazione dell’Indice di Liquidità e l’introduzione del CLA

L’IdL, fino a poco tempo fa principale parametro di valutazione della solidità finanziaria delle società, è stato progressivamente abbandonato. Al suo posto si applica ora un nuovo indicatore, il CLA, che si ispira alle regole UEFA sulla squad cost rule. Quest’ultimo include elementi quali gli ingaggi del personale, gli ammortamenti e le commissioni degli agenti, nonché i ricavi provenienti da sponsor, biglietteria e plusvalenze, calcolate su una media triennale.

Le caratteristiche principali del CLA

  • Soglia fissata al 70%, rispetto all’80% precedente;
  • Costi esclusi: quelli relativi ai calciatori italiani Under-23;
  • Due finestre annuali: entro il 30 novembre ed entro il 31 maggio per presentare i bilanci alla FIGC;
  • Sanzioni in caso di mancato rispetto: blocco temporaneo delle operazioni di mercato o possibilità di operare solo con saldo positivo tramite cessioni o risparmi sui salari.

Implicazioni pratiche per le squadre di Serie A

I rischi e le opportunità per club come la Lazio

Nelle recenti discussioni, molte società si sono trovate ad affrontare limiti stringenti riguardo ai costi e alle plusvalenze. La Lazio rappresenta un esempio emblematico: con un rapporto stimato oltre l’81%, rischia di dover ottenere circa 30-70 milioni di euro in plusvalenze solo per poter operare senza restrizioni nel prossimo mercato estivo. Questa esigenza deriva dalla necessità di rispettare la soglia del Costo del Lavoro Allargato.

Soglie critiche e possibili strategie d’adattamento

  • Aumenti di capitale o versamenti in conto copertura perdite: strumenti che possono permettere alle società di superare i limiti senza blocchi;
  • Pianificazione attenta delle plusvalenze: sfruttando anche le cessioni future per rispettare i parametri;
  • Sostegno da parte degli azionisti: presenza più forte può facilitare operazioni finanziarie alternative.

squadre coinvolte e scenari futuri nel mercato invernale ed estivo

I club più esposti ai controlli economici

Sono numerose le realtà che potrebbero trovarsi sotto pressione durante i controlli previsti al 31 maggio. Tra queste figurano club come Atalanta, Genoa, Torino, Fiorentina e Napoli. Per alcune squadre, aumentare i ricavi attraverso plusvalenze o altri strumenti sarà fondamentale per evitare il blocco delle attività.

L’esempio della Lazio: tra criticità e strategie future

I problemi economici della Lazio sono stati evidenziati dai recenti blocchi sul mercato estivo causati dal mancato rispetto dei parametri FIGC. La squadra biancoceleste dovrà generare circa >30 milioni in plusvalenze, puntando anche su vendite strategiche dei giocatori più anziani o con contratti in scadenza. La gestione futura dipenderà molto dall’efficacia delle misure adottate nei prossimi mesi.

  • – Claudio Lotito (Lazio)
  • – Umberto Marino (Atalanta)
  • – Aurelio De Laurentiis (Napoli)
  • – Raffaele Gravina (FIGC)
  • – Andrea Agnelli (Juventus)
  • – Rocco Commisso (Fiorentina)
  • – Alberto Abbate (Giornalista Sportivo)
  • – LeastSquares (Account X dedicato all’economia calcistica)

Scritto da Gennaro Marchesi