Rigore Wirtz, la posizione dell'Uefa alimenta il dibattito sull'arbitraggio

Giampiero Colossi • Pubblicato il 11/12/2025 • 3 min

l’episodio tra inter e liverpool nella notte di Champions League ha acceso discussioni diffuse e alimentato polemiche all’interno dell’ambiente nerazzurro. la sconfitta maturata a san siro resta impattante per le modalità con cui è arrivata, culminate in un rigore sancito nei minuti finali. l’episodio ha scatenato proteste sui social da parte dei tifosi e una reazione di sorpresa da parte della dirigenza, che ha descritto la decisione come eccessiva ed evitabile. emerge così un momento decisivo che continua a generare riflessioni sull’uso del VAR nel calcio moderno.

contesto e sviluppo dell'episodio rigore

la sfida tra inter e liverpool ha visto una conclusione controversa nei minuti finali: un rigore assegnato all’undici di liverpool ha innescato un’ondata di dibattiti che va oltre la singola partita. la tensione era già palpabile prima del fischio finale, ma l’intervento decisivo ha polarizzato opinioni tra coloro che ritengono corretto l’intervento e chi vede una gestione discutibile del protocollo.

dinamiche dell’episodio

l’immagine chiave della controversia mostra la maglia di Florian Wirtz che si allunga durante la trattenuta di Alessandro Bastoni, estendendosi di parecchi centimetri. di fronte a quel fermo-immagine, l’arbitro Felix Zwayer ha indicato il rigore, una decisione che la dinamica reale dell’azione aveva reso discutibile agli occhi di molti osservatori. la scena ha generato un dibattito acceso su quanto la tecnologia possa condizionare una lettura che, secondo alcune posizioni, avrebbe dovuto restare in tempo reale.

reazione di tifosi e dirigenza

la reazione sui social ha mostrato una forte frustrazione tra i sostenitori dell’Inter, che ritengono la decisione ingiusta o troppo severa rispetto all’interpretazione dell’azione. la dirigenza ha espresso stupore e rammarico per una valutazione che, a loro avviso, avrebbe potuto essere gestita in modo diverso senza ricorrere al monitor. il clima post-gara ha dunque alimentato ulteriori discussioni sull’uso della tecnologia nel controllo delle situazioni dubbie.

posizioni ufficiali e interpretazioni

la vicenda ha assunto una dimensione pubblica ben oltre la singola partita, con una lettura chiara di cosa si intenda per errore nell’applicazione del protocollo. secondo fonti vicine all’UEFA, la responsabilità principale non ricade sull’arbitro in campo, felix zwayer, ma sul VAR, Soren Storks, che avrebbe spinto per un intervento non strettamente necessario. l’episodio è stato descritto come un caso esemplare di errata applicazione del protocollo, poiché non rientrava nel concetto di “chiaro ed evidente errore” e quindi non avrebbe dovuto essere soggetto a revisione.

ruolo del var e input del monitor

la ricostruzione evidenzia come Zwayer sia stato tirato dal monitor verso una lettura dell’azione che non era immediatamente regressiva al campo. si parla di un vero e proprio cortocircuito tra campo e tecnologia, che ha finito per orientare una decisione decisiva in modo insolito. il risultato ha penalizzato l’Inter e ha alimentato una ferita che rischia di rimanere aperta a lungo.

riflessi sull’applicazione del protocollo

l’episodio Inter–Liverpool resta un punto di riferimento nell’attuale dibattito sul VAR e sull’interpretazione delle norme di revisione. la cronaca evidenzia la necessità di una gestione più flessibile e accurata delle situazioni che richiedono un intervento tecnologico, per evitare che la lettura di una singola immagine possa prendere il posto della lettura contestuale dell’azione.

screen Bastoni Wirtz
Categorie: Calcio

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