Razgatlioglu spiega la strategia vincente nel gran premio di valencia

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

Il debutto di un campione mondiale in una nuova categoria rappresenta sempre un momento di grande attesa. Il passaggio di Toprak Razgatlioglu dalla Superbike alla MotoGP, culminato con il primo test ufficiale a Valencia, ha segnato un capitolo significativo nella preparazione alla stagione 2026, offrendo spunti sulle sfide e sulle prime impressioni del pilota turco.

toprak razzatlioglu: il debutto in motogp a valencia

Il 18 novembre a Valencia ha segnato una data storica per Toprak Razgatlioglu. Il pilota, fresco di tre titoli mondiali SBK, ha effettuato il suo primo test ufficiale nella classe regina con il team Pramac Racing Yamaha. Questo appuntamento costituisce una tappa preliminare prima del suo ingresso ufficiale nella massima categoria nel corso della prossima stagione. A causa di vincoli contrattuali con la BMW, terminati al concludersi della stagione SBK, Razgatlioglu non ha potuto rilasciare dichiarazioni immediate al termine delle prove, riservando i propri commenti in occasione del successivo gala FIM.

le prime sensazioni sul circuito di valencia

L’approccio al nuovo ambiente è stato descritto dal pilota come una esperienza completamente diversa. Non solo la moto, ma l’intero contesto, dal paddock alla presenza mediatica, ha contribuito a creare una sensazione iniziale di disorientamento. Razgatlioglu ha ammesso di essersi sentito influenzato dalla quantità di persone e telecamere durante le prime uscite in pista. Nonostante un breve test privato precedente ad Aragón, la giornata di lavoro a squadra completa a Valencia ha imposto un approccio cauto e metodico.

le principali differenze tra superbike e motogp

Il confronto tra le due categorie ha immediatamente evidenziato differenze sostanziali e pervasive. Secondo le parole del pilota turco, ogni aspetto risulta modificato, ma un elemento si distingue in modo particolare per la sua importanza.

la posizione di guida come fattore chiave

Il punto di maggiore divergenza, sottolineato con forza da Razgatlioglu, riguarda la postura assunta in sella alla moto. Questo aspetto è stato prioritario durante la sessione di test, con il team che ha dedicato tempo significativo a ottimizzare l’assetto del pilota. La necessità di adattarsi ha richiesto modifiche tecniche, come l’arrivo di manubri specifici e più alti da parte della Yamaha, per assecondare il suo stile di guida.

Altri elementi che contribuiscono al cambiamento radicale includono:

  • Il comportamento della ruota anteriore e il sistema frenante.
  • Le caratteristiche degli pneumatici.
  • La risposta in accelerazione.

valutazioni tecniche e prestazioni in pista

Nonostante le numerose novità e la limitata disponibilità di componenti durante il primo giorno, le impressioni generali non sono state negative. Razgatlioglu ha scelto di non forzare le prestazioni nelle fasi iniziali, concentrandosi invece sull’adattamento. Una constatazione immediata è stata la maggiore velocità sul rettilineo della moto MotoGP, sebbene il pilota abbia precisato di non poter effettuare paragoni diretti avendo guidato esclusivamente la versione V4. La progressione è stata evidente tra il test ufficiale di martedì e la successiva sessione privata di mercoledì, con un miglioramento tangibile del passo nella seconda giornata.

l'ambiente di lavoro e i rapporti nel paddock

Per il nuovo arrivato, l’integrazione nel team e il clima nel box sono fattori di primaria importanza. Razgatlioglu ha espresso apprezzamento per l’atmosfera positiva e di supporto creata dal team Pramac, evidenziato anche da un gesto di benvenuto con dolci tradizionali turchi. Ha inoltre sottolineato la qualità della collaborazione con il compagno di squadra, descritto come una figura fondamentale in un ambiente così nuovo.

Nel corso del gala FIM a Losanna, il pilota turco ha avuto modo di interagire con altre figure di spicco del paddock, iniziando a costruire nuove relazioni. Tra gli incontri significativi si annoverano:

  • Marc Márquez.
  • Il campione della Moto2 e nuovo rookie della MotoGP.

la prospettiva sui rivali: il caso di diogo moreira

Razgatlioglu ha anche osservato le performance degli altri piloti durante i test. In particolare, ha commentato positivamente il lavoro svolto da Diogo Moreira a Valencia, notando come il giovane pilota brasiliano non sia apparso per nulla lento e abbia beneficiato della sua esperienza nella categoria Moto2. Secondo la sua analisi, le moto della classe intermedia offrono una transizione più agevole verso la MotoGP, specialmente per quanto concerne l’adattamento alla posizione di guida, elemento che costituisce una sfida centrale anche per lui.

Categorie: Motori

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