Raccagni Noviero trova la sua dimensione tra i professionisti delle corse di un giorno

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bilancio della prima stagione nel world tour di andrea raccagni noviero

La prima annata tra i professionisti rappresenta sempre un momento di grande importanza e crescita per ogni ciclista. In questa fase, il giovane talento della squadra Soudal Quick-Step, Andrea Raccagni Noviero, ha dimostrato di saper affrontare le sfide del massimo livello internazionale. Dopo un inizio caratterizzato da adattamento, nella seconda metà dell’anno ha mostrato progressi significativi, conquistando risultati che fanno ben sperare per il futuro.

valutazione complessiva della stagione e obiettivi raggiunti

il bilancio personale di andrea raccagni noviero

“Se avessi dovuto fare una valutazione a metà stagione, probabilmente sarebbe stata diversa. Nella seconda parte dell’anno ho trovato il mio ritmo e la mia dimensione, ottenendo risultati inattesi e conferme importanti sul mio valore. Guardando al passato, posso affermare di essere molto soddisfatto: è stata una stagione positiva, ricca di crescita e consapevolezza”.

rapporti con la squadra e ambiente interno

“Mi trovo molto bene con la Soudal Quick-Step. È una formazione che investe molto sui giovani talenti e che valorizza le capacità dei corridori. Fin dal principio mi hanno dato fiducia, coinvolgendomi nel progetto sportivo e facendomi sentire parte integrante del team. Questo aspetto è fondamentale per uno come me: sentirsi supportati permette di esprimere al meglio le proprie potenzialità”.

rapporti personali all’interno del team

“L’ambiente è sempre positivo e si crea un legame speciale quando si ottengono risultati importanti. Con Paul Maigner ho instaurato un rapporto molto stretto; abbiamo condiviso momenti significativi e ci siamo sostenuti a vicenda. In generale, l’atmosfera nel gruppo è molto buona”.

caratteristiche come corridore e prospettive future

tipologia di corridore e specializzazione

“Posso affermare con certezza di non essere un velocista. Nella seconda parte della stagione mi sono concentrato su percorsi più impegnativi, con salite dure e corse mosse, trovando buone sensazioni. Ritengo che la mia dimensione possa essere quella delle gare singole difficili o delle brevi tappe a tappe.”

Cosa ho imparato dalla mia prima esperienza tra i professionisti?

“Il salto dagli Under23 al World Tour non è così traumatico come immaginavo perché già in categoria juniores si affrontava un livello elevatissimo. Tra i professionisti tutto cambia: ritmo gara, gestione delle energie e soprattutto posizione in gruppo sono aspetti fondamentali. Ogni corsa rappresenta una scuola continua dove ogni occasione permette di apprendere qualcosa di nuovo”.

sogni, ambizioni ed obiettivi per il prossimo anno

“Per il futuro desidero avere un calendario più ricco di appuntamenti importanti ed eventualmente debuttare in un Grande Giro, preferibilmente al Giro d’Italia. Il mio intento è proseguire sulla strada intrapresa nella seconda metà dell’anno appena concluso: ottenere altri piazzamenti significativi mantenendo alta la qualità delle prestazioni.”

Ispirazioni sportive e modello da seguire

“Julian Alaphilippe rappresenta il mio punto di riferimento. Ho avuto l’opportunità di correre con lui lo scorso anno alla gara in Slovacchia; oltre alle grandi qualità sportive, ho scoperto una persona umile ed estremamente disponibile. Quando ha saputo del mio contratto professionistico mi ha inviato un messaggio di congratulazioni: gesto che mi ha colpito profondamente”.

Sogno nel cassetto: quale corsa vorrei disputare?

Senza dubbio il Giro d’Italia rimane la competizione più desiderata sin da bambino.

Membri del team Soudal Quick-Step:

  • Pierre Maigner
  • Nicolas Roche
  • Luca Mozzato
  • Xandro Meurisse
  • Kasper Asgreen
  • Soren Kragh Andersen
  • Benoît Cosnefroy
  • Timo Kielichomsky
    Scritto da Gennaro Marchesi