Il percorso dell’Italia nel campionato europeo femminile si avvicina a un momento cruciale, con una partita che potrebbe rappresentare una delle sfide più importanti degli ultimi decenni. La sfida contro la Norvegia, squadra storicamente tra le più competitive del panorama internazionale, richiede un’analisi approfondita delle strategie e delle caratteristiche tecniche di entrambe le nazionali. In questo articolo vengono analizzati i dettagli della fase attuale della competizione, le forze e le debolezze delle squadre coinvolte, oltre alle indicazioni tattiche fondamentali per affrontare al meglio l’avversario.
la qualificazione dell’Italia all’Europeo
L’Italia ha conquistato la qualificazione ai quarti di finale dopo aver ottenuto quattro punti nelle prime due partite del girone, grazie a una vittoria e a un pareggio. La nazionale azzurra si è assicurata il passaggio del turno anche in virtù della sconfitta della Spagna contro l’Olanda. Questo risultato rappresenta un ritorno importante dopo dodici anni di assenza dalle fasi ad eliminazione diretta di questa manifestazione.
la storia e lo stato attuale della Norvegia
una nazione pioniera nel calcio femminile europeo
Nonostante la posizione attuale nel ranking FIFA (sedicesima), la Norvegia rimane una vera istituzione nel calcio femminile continentale. La selezione scandinava è stata tra le prime a costituire una squadra nazionale femminile ufficiale e ha ottenuto successi significativi come due titoli europei (1987 e 1993) e un titolo mondiale (1995). Nel corso degli anni, i risultati sono stati influenzati da vari fattori esterni, tra cui problemi organizzativi e controversie interne.
sfide recenti e difficoltà interne
La squadra ha attraversato momenti complessi, segnati dalla decisione di Ada Hegerberg di ritirarsi temporaneamente dalla Nazionale nel 2017 come protesta contro le condizioni offerte dalla federazione. Nonostante alcuni miglioramenti economici successivi, la Norvegia ha subito pesanti sconfitte in grandi competizioni recenti: tra queste, l’umiliante sconfitta per 8-0 contro l’Inghilterra agli Europei del 2022.
le crisi tra giocatrici chiave
Diverse personalità di spicco hanno vissuto tensioni con la gestione tecnica o tra loro stesse. Caroline Graham Hansen si è lamentata delle decisioni tecniche dell’allora ct Hege Riise; anche altri talenti come Guro Reiten hanno dovuto fare i conti con problemi fisici che ne hanno limitato la continuità.
le caratteristiche tecniche della Norvegia all’Europeo
moduli e schemi adottati
I primi incontri hanno visto la Norvegia schierarsi principalmente con un sistema in 4-2-3-1, puntando su una costruzione dal basso ma anche su ripartenze rapide. La squadra predilige il possesso palla moderato ma efficace nella finalizzazione delle occasioni create.
giocatrici da tenere d’occhio
- Ingrid Engen: centrocampista difensiva del Lione, esperta e completa in fase di costruzione e interdizione.
- Guro Reiten: centrocampista offensiva del Chelsea, abile nei passaggi decisivi nonostante gli infortuni recenti.
- Caroline Graham Hansen: esterno d’attacco del Barcellona, considerata uno dei principali riferimenti offensivi.
- Ada Hegerberg: punta centrale ex Pallone d’Oro, capace di finalizzare con grande efficacia grazie alla sua esperienza internazionale.
suggerimenti tattici per l’Italia
strategie offensive
L’Italia può sfruttare alcune lacune difensive norvegesi attraverso cambi di gioco rapidi sugli esterni opposti oppure sviluppando azioni laterali per creare superiorità numerica. La capacità di muovere rapidamente il pallone sarà fondamentale per aprire spazi tra le linee avversarie e mettere sotto pressione la difesa scandinava.
differenze nelle fasi difensive
Nella fase di contenimento, sarà essenziale mantenere una organizzazione compatta in blocco medio-basso ed evitare fallos evitabili sui calci piazzati. La Norvegia utilizza molto bene i corner con schemi studiati per sfruttare le palle inattive; anche l’Italia dovrà essere pronta ad approfittarne o a difendersene efficacemente.