Processo per la presidenza FIA ordinato dal tribunale di Parigi

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 3 min

Il panorama delle elezioni presidenziali della Federazione Internazionale dell'Automobile (FIA) è attualmente al centro di una procedura legale significativa. Un ricorso presentato da una candidata ha portato il tribunale di Parigi a pronunciarsi, delineando un percorso giudiziario che si svilupperà parallelamente allo svolgimento del voto. Questo articolo analizza le decisioni preliminari del giudice, le implicazioni per il processo elettorale e le motivazioni alla base della contestazione.

la decisione del tribunale di parigi sul ricorso

Il tribunale giudiziario di Parigi ha emesso un'ordinanza in merito al ricorso presentato da Laura Villars, pilota svizzera che aveva annunciato la propria candidatura alla presidenza FIA. Il giudice, in questa fase, non ha disposto la sospensione dell'elezione imminente e non si è pronunciato nel merito delle questioni sollevate. Ha invece stabilito l'apertura di un processo per esaminare la questione sostanziale, rinviando le parti ai giudici competenti per una decisione definitiva.

contenuto e implicazioni dell'ordinanza

L'effetto immediato della decisione è che le elezioni potranno svolgersi secondo il calendario prestabilito. Ciononostante, il tribunale ha riconosciuto la necessità di un approfondimento giudiziale, fissando l'apertura del processo contro la FIA davanti ai giudici di merito per il 16 febbraio 2026. In quella sede si discuteranno le presunte violazioni denunciate. Questo crea uno scenario in cui l'esito delle elezioni potrebbe essere successivamente messo in discussione o addirittura annullato, qualora i giudici si esprimessero in tal senso, sebbene si tratti al momento di un'ipotesi.

il contesto delle elezioni fia e le candidature

L'elezione per la presidenza della FIA, che si tiene ogni quattro anni, vedrà il presidente uscente Mohammed Ben Sulayem come unico candidato eleggibile. La situazione deriva dalle condizioni richieste per presentare una lista candidatura, che hanno di fatto impedito ad altri aspiranti di formalizzare la propria posizione. Oltre a Laura Villars, anche altre figure hanno ritirato la propria candidatura per le medesime ragioni.

Le personalità che hanno annunciato ma non potuto formalizzare la candidatura includono:

  • Laura Villars
  • Tim Mayer
  • Virginie Philippot

le motivazioni della contestazione di laura villars

Il ricorso presentato da Laura Villars e dal suo team legale solleva diverse critiche riguardanti la trasparenza e la regolarità delle procedure elettorali. Le accuse puntano il dito su aspetti fondamentali della governance dell'organizzazione, chiedendo il rispetto dei principi che la FIA stessa dichiara di sostenere.

punti chiave della denuncia

I capi d'accusa principali riguardano l'impossibilità di presentare una lista alternativa e la situazione anomala di un unico candidato eleggibile per la regione sudamericana. Inoltre, viene contestato il funzionamento e la trasparenza della Commissione di nomina, nonché la conformità delle procedure ai principi di democrazia e integrità.

dichiarazioni e prospettive future

In seguito all'ordinanza del tribunale, Laura Villars ha rilasciato una dichiarazione pubblica sottolineando gli obiettivi della sua battaglia legale. Ha affermato di agire per la credibilità, la correttezza e l'integrità dello sport automobilistico mondiale, impegnandosi a proseguire la lotta in sede giudiziaria per garantire un processo elettorale conforme agli standard internazionali di governance.

Le elezioni presidenziali sono quindi confermate per il 12 dicembre a Tashkent, in Uzbekistan, in concomitanza con l'assemblea generale annuale della FIA, dove Mohammed Ben Sulayem sarà automaticamente rieletto per un secondo mandato. L'attenzione si sposterà in seguito al processo del 2026, che determinerà le ripercussioni legali definitive di questa complessa vicenda.

Categorie: Formula 1Motori

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