Pirelli introduce mescole dure in Qatar per sfide simili a Suzuka nella F1

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Il Gran Premio del Qatar rappresenta l’evento che conclude la penultima fase del campionato di Formula 1, segnando anche l’ultimo appuntamento con il formato Sprint. La gara si svolge in condizioni ambientali molto diverse rispetto alle ultime tappe, offrendo un contesto sfidante per piloti e team. In questo articolo vengono analizzate le caratteristiche del circuito, la strategia degli pneumatici e le peculiarità tecniche che contraddistinguono questa competizione.

le caratteristiche climatiche e del tracciato

condizioni ambientali

Il Gran Premio del Qatar si disputa a Lusail in notturna, ma le condizioni climatiche sono molto diverse rispetto ad altri circuiti come Las Vegas o Abu Dhabi. Mentre nel deserto del Nevada prevalgono temperature più basse, qui si affronta un clima caldo e umido simile a quello di Singapore. Questa situazione rende particolarmente impegnativa la gestione delle gomme, influenzando anche le strategie di gara.

layout e peculiarità del circuito

Il tracciato di Lusail nasce originariamente come pista motociclistica ed è caratterizzato da un layout veloce e sinuoso, con 16 curve (10 a destra). Un elemento distintivo è il lungo rettilineo principale di oltre un chilometro. La superficie asfaltica liscia favorisce fenomeni come il graining sulle gomme, mentre la presenza di sabbia portata dal vento può alterare l’aderenza sulla pista. Le alte temperature dell’asfalto aumentano le sfide per i pneumatici durante tutta la gara.

strategie degli pneumatici e gestione dei giri

scelta delle mescole

Tutti i piloti hanno optato per le gomme della gamma Medium, eccetto Nico Hulkenberg che ha scelto una mescola Hard. La combinazione C1-C2-C3 viene utilizzata esclusivamente in questa stagione in tre weekend: Giappone, Bahrain e Spagna. Questa scelta deriva dalla necessità di garantire resistenza alle elevate sollecitazioni del circuito qatariota.

limitazioni sul numero di giri

Per ogni set di pneumatici consegnato ai team all’inizio della settimana di gara è consentito percorrere al massimo 25 giri complessivi nelle sessioni ufficiali, inclusi eventuali giri effettuati sotto neutralizzazione. Questo limite mira a prevenire un’usura troppo accelerata delle gomme, mantenendo così uno sviluppo più equilibrato durante tutta la competizione.

strategia di sosta e utilizzo delle mescole

La strategia predominante prevede una singola sosta: i piloti cercano di prolungare il primo stint con le mescole medie oltre metà gara. Le soste sono iniziate intorno al giro 34 durante una fase di neutralizzazione con il cambio alla gomma Hard. In alcune occasioni si sono tentati sprint finali con gomme Soft montate dopo due soste; Il rapido degrado ha reso questa soluzione meno efficace.

dettagli tecnici e statistiche

dettagli tecnici sul tracciato

L’autodromo di Lusail presenta un layout unico nel suo genere: veloce, con curve molteplici e un lungo rettilineo principale che richiedono prestazioni ottimali sia dalle vetture sia dagli pneumatici. La presenza costante di sabbia sulla superficie può influenzare l’aderenza e favorire fenomeni come il graining, specialmente nelle temperature elevate dell’asfalto.

dati storici e record

  • Pneumatici utilizzati: tutti i concorrenti hanno scelto le mescole Medium; Nico Hulkenberg ha optato per una Hard.
  • Straegie preferite: principalmente una sosta unica con estensione del primo stint.
  • Sorprese recenti: alcune squadre hanno tentato sprint finali montando gomme Soft senza ottenere risultati soddisfacenti a causa dell’eccessivo degrado.
  • Piloti vincenti: Max Verstappen detiene il record delle vittorie a Lusail con due successivi trionfi nelle ultime due edizioni; nel 2023 ha conquistato anche il titolo mondiale nella capitale qatariota.
Scritto da Gennaro Marchesi