Piovanelli: «Pisa-Juve è una partita particolare. Con Spalletti un'estate indimenticabile. Alla Juve ambiente fantastico, ma poi...»
Piovanelli, ex attaccante che ha segnato la storia del Pisa, racconta una stagione di emozioni intense e una riflessione su una carriera vissuta tra campo, scelte personali e legami profondi con figure chiave del calcio italiano. L’intervista mette in luce come l’esperienza sportiva possa intrecciarsi con una vita privata e professionale diversa, pur restando ancorata al mondo del pallone e alla terra natia di Pisa.
piovanelli e la sfida tra pisa e juve
la vita dopo il calcio
Oggi Piovanelli gestisce un’attività di alimentari a Pisa, chiamata Pane & Vino dal Piova. Si mostra soddisfatto della nuova attività e continua a vivere nella sua città di origine. Pur tifando con convinzione la Fiorentina, riconosce che gli eventi recenti hanno creato una situazione complessa, ma invita a guardare avanti con ottimismo. La quotidianità in negozio resta legata al richiamo del calcio, tra maglie e ricordi della carriera vissuta quando era in campo.
l'amicizia con spalletti
Il legame con Luciano Spalletti emerge come una componente centrale della sua vicenda: lo descrive come una figura che è stata una guida, quasi un fratello maggiore. L’influenza di Spalletti è stata decisiva anche per la sua personalità, insegnandogli a comunicare con le persone e a confrontarsi con pubblico e genuina spontaneità. Con lui ha trascorso un periodo estivo importante, che ha accompagnato Piovanelli dal calcio dilettantistico alla professione, consolidando un’amicizia che resta nel cuore.
la partita pisa-juve
Piovanelli definisce Pisa-Juve una sfida “strana” ma significativa, soprattutto perché segna il ritorno della Serie A in una piazza storica dopo oltre tre decenni. Auspica un buon esito per la squadra e ritiene che l’impatto di Spalletti all’interno della Juventus possa continuare a produrre risultati positivi. Sottolinea che i punti servono e che l’allenatore ha dimostrato, anche in passato, la capacità di rendere possibile l’impossibile.
il legame con la nazionale
Il rapporto con la Nazionale viene descritto come un vero rimpianto: Vicini lo apprezzava, ma gli infortuni hanno impedito di vivere pienamente l’esperienza azzurra. Ricorda come avrebbe potuto restare nel gruppo dopo Italia ’90 grazie al sostegno di compagni come Tacconi, Baggio e Schillaci, ma il destino ha preso una piega diversa, impedendogli di proseguire al massimo livello.
la juve e la scelta
Nell’esperienza con la Juventus Piovanelli racconta di aver trovato un ambiente positivo e di aver avuto buoni rapporti con compagni storici come Bendoni, Brio e Morini, oltre che con Peruzzi e Tacconi. Tuttavia, l’“avvenire” fu segnato dal ritorno di Boniperti, evento che lo colpì profondamente e, secondo la sua lettura, influì sul prosieguo della sua permanenza. Ritiene di aver commesso errori nella scelta iniziale e, guardando indietro, ammette di preferire una decisione diversa che avrebbe potuto portarlo a restare in viola.
Nominativi di rilievo citati nel testo:
- Lamberto Piovanelli
- Luciano Spalletti
- Roberto Mancini
- Azeglio Vicini
- Romeo Anconetani
- Luca Cordero di Montezemolo
- Marcello Spalletti
- Bendoni
- Brio
- Morini
- Peruzzi
- Tacconi
- Boniperti
- Trapattoni
- Maradona
- Lautaro Martinez
