Perché Federica Brignone non può usufruire dello status di infortunata: la situazione pettorali di partenza
Nel panorama sportivo delle discipline alpine, una delle protagoniste più attese è Federica Brignone, la campionessa che guarda ai Giochi Olimpici Milano Cortina 2026 con il ruolo di portabandiera e la prospettiva di tornare alle gare dopo un lungo percorso di recupero. L’itinerario di ripresa procede con cautela ma con costanza, focalizzato sul recupero di forza e controllo della gamba sinistra.
federica brignone verso i giochi olimpici milano cortina 2026
recupero e allenamento dalla lunga interruzione causata dall’infortunio di aprile durante i Campionati Italiani in Val di Fassa prosegue con la ripresa della pratica sciistica su neve, iniziata circa tre settimane fa. L’obiettivo è riacquisire sensazioni di sciata senza caricare eccessivamente la gamba interessata, mantenendo una progressione controllata delle sedute tecniche e delle uscite in pista.
cerimonia inaugurale e ruolo di portabandiera
In programma è la partecipazione all’inaugurazione dei Giochi, dove Brignone ricoprirà il ruolo di portabandiera dell’Italia. Questo incarico è statutariamente legato alla partecipazione agli eventi olimpici e si inserisce in un contesto di tornare a pieni ritmi in vista della competizione olimpica.
stato di recupero e allenamento
La campionessa prosegue la fase di riattivazione sull’elemento gamba sinistra attraverso un approccio mirato: allenamenti in pista, lavoro di potenziamento e gestione della fatica per evitare sovraccarichi. Il percorso resta orientato a consolidare una base di forma sicura prima di eventuali test competitivi.
programma di rientro e gare programmate
Le indicazioni sul rientro non si possono definire con precisione assoluta: l’orizzonte sembra aperto a un ritorno in pista tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, ipotesi che riguarda principalmente i raduni di Semmering o Kranjska Gora. Il calendario più probabile vede Brignone impegnata negli ultimi due giganti prima delle Olimpiadi, ovvero Plan de Corones e Spindleruv Mlyn, come opportunità per rinfrescare la competitività in una cornice di preliminari olimpici.
fine dicembre e gennaio: possibili rientri
La finestra temporale considerata rimane quella di fine dicembre e gennaio, con la valutazione di eventuali uscite in gara che permettano di testare condizioni, tecnica e resistenza prima dell’avvio ufficiale della stagione olimpica.
gare in programma prima delle Olimpiadi
Gli appuntamenti situati prima dei Giochi hanno la funzione di misurazione del ritmo di gara e di consolidamento della tecnica in condizioni di alto livello. In questa fase non si escludono opportunità competitive che consentano di tornare sui tempi di riferimento e di riacquisire una routine da gara.
architettura del ranking e pettorali
Il sistema di classificazione prevede un meccanismo di ranking protetto, pensato per non azzerare il posizionamento dei big in caso di lungo stop per infortunio. Il modello, simile a quello del tennis, mira a mantenere una quota di privilegio nella gestione dei pettorali e permette una riinizializzazione più graduale al ritorno in piena attività. In pratica, se una atleta partecipa a un numero limitato di slalom giganti in questa stagione tra circuito maggiore e Olimpiadi, potrebbe rientrare nel primo sottogruppo di merito all’avvio della prossima Coppa del Mondo.
Questo meccanismo è pensato per equilibrare la competitività e favorire un rientro tecnico-graduale, evitando una ripartenza completa da zero per le grandi protagoniste che hanno subito un infortunio importante.
Nominativi presenti nella trattazione:
- Federica Brignone
