Paolo faragò: nuova vita in campagna e addio al calcio

Pubblicato il 01/12/2025 • 3 min

l’evoluzione di vita di paolo faragò: dall’attività calcistica alla vita in campagna

Il percorso professionale e personale di Paolo Faragò rappresenta un esempio di come la passione e le sfide possano portare a una trasformazione totale della propria esistenza. Dalla carriera nel calcio, segnata da numerosi infortuni e interventi chirurgici, alla scelta di dedicarsi all’agricoltura e alle attività rurali, questa narrazione evidenzia un cambiamento radicale che riflette la ricerca di stabilità e serenità.

la carriera calcistica e i momenti più significativi

gli anni d’oro a novara

Durante il suo periodo a Novara, Faragò ha vissuto alcune delle stagioni più memorabili, tra cui la qualificazione ai playoff di Serie B nella stagione 2015/2016. Ricorda con affetto quella vittoria contro il Bari al San Nicola, conclusa con un risultato di 3-4, grazie al gol decisivo di Galabinov nei tempi supplementari. Questi anni sono stati caratterizzati da grande entusiasmo e successi sportivi.

l’ingresso nel mondo del cagliari

Dopo l’esperienza con il Novara, Faragò ha trasferito le sue competenze al Cagliari, contribuendo alle prestazioni della squadra fino al 2019. La sua carriera ha subito una battuta d’arresto nel maggio dello stesso anno, quando i problemi fisici sono diventati sempre più pressanti.

le sfide degli infortuni e il calvario personale

il susseguirsi di interventi chirurgici

Nel corso della sua carriera, Faragò si è sottoposto a ben quattordici operazioni. I medici non riuscivano sempre a spiegarsi come potesse continuare a giocare nonostante i gravi problemi fisici. Durante questo periodo difficile, il centrocampista ha alternato lunghi periodi in stampelle a brevi momenti di riabilitazione intensiva.

la quattordicesima operazione e la decisione di smettere

A dicembre 2023 è stato impiantato una protesi all’anca, evento che ha segnato una svolta importante nel suo recupero. Nonostante i miglioramenti fisici, Faragò ha deciso di abbandonare definitivamente l’attività agonistica per motivi legati al dolore persistente e alla consapevolezza dei limiti fisici ormai insuperabili.

la nuova vita tra natura e agricoltura

l’impegno nell’attività agricola

Dopo aver lasciato il calcio, Faragò si è dedicato completamente alla gestione della sua azienda agricola situata nei pressi di Cagliari. Con circa quattordici ettari di terreno coltivato, produce vini locali come Vermentino e Bovale. La sua attività comprende anche la piantumazione di oltre millequattrocento alberi tra ulivi (settecentocinquanta) e varietà da frutto quali melograni, noci, mandorli e pistacchi.

una gestione familiare ed evolutiva dell’azienda agricola

L’attuale dimensione dell’impresa rimane artigianale: Faragò si occupa sia delle attività agricole che commerciali. Originario della Calabria ma cresciuto in Piemonte — regione storicamente legata alla produzione vinicola — porta avanti tradizioni familiari ancora vive: sua nonna, ad esempio, si diverte tuttora a partecipare alla vendemmia all’età di novantadue anni.

motivazioni dietro la scelta del cambio vita

Faragò desiderava allontanarsi dal mondo del calcio», un ambiente che percepisce come instabile e lontano dalla famiglia». La decisione nasce anche dalla volontà di vivere con maggiore autonomia nella città natale scelto per sé e per la moglie: Cagliari.

I ricordi più belli e le avventure sportive

Sono molte le esperienze che hanno segnato la carriera del calciatore:

  • I cinque anni a Novara, ricordando partite memorabili come quella contro il Bari nei playoff 2015/2016;
  • L’inizio con continuità al Cagliari, prima dei problemi fisici;
  • I momenti più difficili durante gli infortuni multipli, culminati con l’impianto della protesi all’anca nel 2023;
  • L’esperienza finale con il Como, dove ha capito che era arrivato il momento di lasciare il calcio professionistico.
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