Pallavolo in crisi: l’aumento dei costi per le società sportive

Il panorama della pallavolo italiana si distingue per un momento di grande visibilità e risultati sportivi senza precedenti, che hanno contribuito a consolidare il suo ruolo come uno degli sport più seguiti nel paese. La crescita sia a livello di club che di nazionale testimonia l’importanza crescente del movimento, anche grazie all’aumento di tesserati, spettatori e impatto mediatico. Dietro questa facciata di successo si celano sfide significative legate alle strutture organizzative e ai costi operativi. Questo articolo analizza lo stato attuale del settore, evidenziando i principali dati economici, le criticità e le prospettive future.
risultati e crescita del movimento pallavolistico
prestazioni delle squadre nazionali e dei club
Le formazioni italiane si distinguono in ambito europeo e mondiale: le squadre femminili sono impegnate da due anni in tutte le competizioni europee con risultati eccellenti, mentre quelle maschili hanno conquistato le ultime due edizioni della CEV Champions League. Le nazionali azzurre hanno ottenuto titoli europei, mondiali e olimpici; inoltre, le donne dominano nella Volleyball Nations League (VNL) dal biennio precedente. Tra fine agosto e inizio settembre, entrambe le selezioni affronteranno il campionato mondiale con l’obiettivo di conquistare il titolo iridato.
record di iscritti e pubblico
I successi recenti hanno portato a un incremento notevole degli iscritti alla disciplina, superando i 350.000 tesserati, cifra superiore rispetto al dato pre-pandemia del 2019. La stagione conclusa ha registrato un aumento dell’11,34% negli spettatori in Superlega rispetto all’anno precedente, con una media quasi di 3.000 presenze per gara. Nei playoff la media è salita a quasi 4.000 spettatori. La Serie A1 ha visto un incremento dell’8%, così come gli ascolti televisivi su vari canali e piattaforme streaming.
squilibri strutturali e crisi del settore
diminuzione delle società sportive
Nonostante i successi sportivi e mediatici, il movimento pallavolistico italiano attraversa una fase critica: dal massimo storico di circa 5.000 società nel 2009-2010, si è arrivati nel 2024 a meno di 4.000 realtà attive. Questa perdita rappresenta circa il -20% in quindici anni ed evidenzia fragilità nelle fondamenta del sistema.
L’emergere della crisi ha radici sia recenti che più profonde: tra i fattori principali vi sono gli effetti duraturi della pandemia da COVID-19 — con gare a porte chiuse o sospese — la riforma del lavoro sportivo che ha comportato oneri maggiori per molte società, nonché la rivoluzione nel settore giovanile causata dall’abolizione del vincolo sportivo. Questi cambiamenti hanno portato molte realtà ad adottare strategie di ridimensionamento o abbandono delle categorie principali.
aumenti dei costi federali per la stagione 2024/2025
aumenti nelle quote di affiliazione e tesseramento
Sono stati introdotti incrementi significativi nei costi d’iscrizione: il tesseramento degli atleti stranieri destinati alla Serie A è passato da €1.000 a €2.000; anche i costi per allenatori di terzo grado sono aumentati da €300 a €500 (+66%). Le quote relative alle iscrizioni ai campionati sono cresciute fino al +25%, mentre i contributi gara sono saliti da €1.350 a €1.500 (+11%). Per quanto riguarda l’attività giovanile, alcune voci registrano aumenti fino al +733%, come nel caso delle iscrizioni alle categorie U13 (da €6 a €50).
I costi delle attività promozionali e dei tornei sono stati rivisti verso l’alto: ad esempio, la partecipazione ai tornei internazionali passa da €100 a €500 (+400%), mentre le spese per l’omologazione dei campi aumenta mediamente del +15%. Anche gli investimenti nel settore giovanile subiscono incrementi importanti: l’affiliazione o riaffiliazione passa da €130 a €200 (+53%) mentre le iscrizioni ai campionati Under aumentano considerevolmente.
{ripartizione finanziaria tra livelli regionali e nazionali}
I fondi raccolti attraverso tasse, affiliazioni e altre entrate vengono distribuiti secondo criteri basati sul livello dell’attività svolta: quelli relativi alle quote associative vanno alla sede centrale della Fipav a Roma; invece, le risorse derivanti dalle iscrizioni ai campionati vengono allocate ai comitati territoriali o regionali responsabili dell’organizzazione locale.
{destinazioni dei fondi}
Nell’ultimo anno la Federazione Italiana Pallavolo ha destinato oltre 11 milioni di euro all’attività agonistica d’élite; ha supportato iniziative nazionali con circa 900 mila euro ed erogato contributo diretto alle società sportive per circa 1,3 milioni euro. Il bilancio consuntivo si è chiuso con un utile superiore a 2 milioni e mezzo di euro, confermando una gestione economica solida nonostante le sfide attuali.
- Squadre nazionali maschili e femminili vincitrici europee e mondiali;
- `Ospiti` specializzati nel settore tecnico-sportivo;
- Membri dei comitati regionali;
- `Allenatori`, `arbitri`, `dirigenti` ed `atleti` appartenenti alle varie categorie;
- `Dirigenti` delle società affiliate;
- `Personaggi` istituzionali coinvolti nello sviluppo strategico della disciplina;
- `Esperti` in economia dello sport impegnati nell’analisi finanziaria complessiva.

