Mondiale per club e i messaggi contro il razzismo: la polemica con la FIFA

assenza di messaggi antirazzisti al mondiale per club: una polemica innescata

Il Mondiale per Club, attualmente in fase avanzata, ha sollevato un acceso dibattito riguardo alla mancanza di iniziative visibili contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Nonostante le previsioni iniziali, durante tutta la manifestazione non sono stati trasmessi nei vari stadi video, cartelli o materiali promozionali dedicati a campagne anti-razzismo. La sola eccezione si è verificata il 18 giugno, in occasione della Giornata Internazionale contro i Discorsi d’Odio, quando sono stati diffusi alcuni messaggi specifici. Dopo quella data, il silenzio ha prevalso.

posizione ufficiale della fifa e comportamenti sul campo

La FIFA ha più volte ribadito la propria ferma opposizione a qualsiasi forma di discriminazione. Le scelte adottate durante questa edizione del torneo hanno suscitato numerosi interrogativi. In un episodio isolato, la federazione ha minacciato l’interruzione di una partita tra Monterrey e Borussia Dortmund a causa di cori omofobi provenienti dagli spalti. La gara si è conclusa senza ulteriori interventi o chiarimenti riguardo alle misure da adottare negli stadi o ai protocolli da seguire.

assenza di simboli e campagne ufficiali contro il razzismo

Nessun richiamo visibile è stato rivolto nemmeno al “gesto universale contro il razzismo”, introdotto nel settembre 2023 e pensato per tutte le competizioni ufficiali. Questa assenza ha generato forti critiche da parte di diverse realtà impegnate nella tutela dei diritti umani. La Dignity 2026 Coalition, composta da quindici gruppi attivi nel settore dei diritti civili, tifosi e associazioni di migranti, ha definito questa scelta come un “passo indietro inspiegabile e imperdonabile“. La richiesta principale riguarda l’immediato ripristino dei messaggi e delle iniziative promozionali mancanti.

reazioni ufficiali e misure adottate dalla federazione internazionale

A fronte delle critiche, la FIFA ha ribadito il suo impegno nella lotta contro ogni forma di discriminazione. Durante il Congresso del maggio 2025 è stato approvato un nuovo Codice Disciplinare FIFA, che introduce sanzioni più severe e multe più elevate per episodi legati al razzismo. Sono state inoltre implementate misure per tutelare giocatori e arbitri dagli abusi sui social media attraverso servizi dedicati. Malgrado ciò, permane una certa diffidenza nei confronti dell’efficacia reale delle politiche messe in atto, specialmente in vista dei prossimi Mondiali del 2026 che si terranno negli Stati Uniti, Messico e Canada.

personaggi coinvolti nel dibattito sulla lotta al razzismo durante il torneo:

  • Membri della Dignity 2026 Coalition
  • Esecutivi FIFA
  • Capi-stadio e organizzatori delle partite
  • Tifosi presenti negli impianti sportivi
  • Piattaforme social media dedicate alla comunicazione ufficiale della FIFA