Miller spiega come ha fatto funzionare la Yamaha nonostante il suo stile di guida

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

L'adattamento di un pilota a una nuova moto rappresenta una sfida tecnica e mentale cruciale nel mondo del motomondiale. L'esperienza di Jack Miller con la Yamaha M1 nel 2025 offre un caso di studio interessante su come un atleta di alto livello possa trovare un equilibrio e ottenere risultati anche con una moto non perfettamente in linea con le proprie caratteristiche.

l'adattamento di jack miller alla yamaha m1

Dopo la partenza dalla KTM, Jack Miller ha trovato un nuovo approdo nel Prima Pramac Racing, firmando un contratto diretto con Yamaha per la stagione 2025. Questo cambio ha segnato l'inizio di un percorso di adattamento a una quarta moto differente nella sua carriera in MotoGP.

un percorso attraverso diversi costruttori

La carriera di Miller in MotoGP è stata caratterizzata da esperienze con diverse case motociclistiche. Questo percorso gli ha permesso di accumulare un bagaglio tecnico notevole.

  • Esordio con Honda nel 2016.
  • Periodo di successo con Ducati dal 2018 al 2022.
  • Due stagioni complesse con la KTM RC16 nel 2023 e 2024.
  • Approdo alla Yamaha M1 con il team Prima Pramac Racing nel 2025.

la valutazione della moto e lo stile di guida

Nonostante la M1 non fosse considerata ideale per il suo stile di guida, Miller ha espresso un giudizio positivo sul mezzo, sottolineando i progressi compiuti. Il pilota ha evidenziato come i tempi ottenuti con la Yamaha siano migliori rispetto a quelli di tre anni prima, rendendo difficile un confronto diretto con le moto del passato a causa dell'evoluzione generale della categoria. Ha riconosciuto i punti di forza e gli aspetti da migliorare della moto, definendola comunque un ottimo mezzo dalle caratteristiche speciali.

i risultati della stagione 2025 con il team pramac

Nel contesto di una stagione difficile per il reparto corse Yamaha, Miller è riuscito a ritagliarsi un ruolo di rilievo, distinguendosi come uno dei piloti più costanti del costruttore giapponese.

performance in pista e piazzamenti

Nonostante le difficoltà incontrate dai compagni di marca, Miller ha chiuso la stagione come secondo miglior pilota Yamaha in classifica generale. Il suo bottino di punti è stato inferiore alla metà di quello di Fabio Quartararo, ma ha superato Alex Rins. I suoi risultati includono cinque arrivi a punti nella top ten, con un picco rappresentato dal quinto posto nel Gran Premio delle Americhe. Questo gli ha permesso di concludere il campionato in diciassettesima posizione.

  • Quinto posto nel GP delle Americhe.
  • Cinque piazzamenti nella top 10.
  • 17° posto nella classifica piloti finale.
  • Superamento in classifica di Alex Rins (19°) e Miguel Oliveira (20°).

il riconoscimento e il rinnovo contrattuale

Le prestazioni dimostrate, specialmente se confrontate con quelle del compagno di squadra Miguel Oliveira, hanno convinto il team a confermare la fiducia in Miller. Questo ha portato al rinnovo del contratto per un'ulteriore stagione con il Prima Pramac Racing. La squadra ha operato un cambio, sostituendo Oliveira con il campione di Superbike Toprak Razgatlioglu.

le prospettive future con il nuovo motore v4

Il panorama tecnico per Yamaha è destinato a un cambiamento radicale con l'introduzione di un motore V4 a partire dal 2026, abbandonando l'architettura a quattro cilindri in linea storica.

l'approccio di miller al cambiamento tecnico

Miller non vede il passaggio al nuovo propulsore come una sfida insormontabile. Secondo il pilota australiano, l'adattamento al V4 non sarà più complesso del passaggio alla M1 affrontato nella stagione 2025. Ha basato questa convinzione sui progressi tecnici compiuti nella seconda parte della stagione, dove un migliore setup della moto ha portato a una maggiore comprensione del comportamento, specialmente della parte anteriore, garantendo più feedback e stabilità.

il dna della moto e il processo di apprendimento

Il pilota sottolinea come l'esperienza maturata con l'attuale M1 rimarrà fondamentale. Pur cambiando l'architettura del motore, Miller è convinto che il DNA del progetto Yamaha rimarrà riconoscibile. Il processo di apprendimento svolto durante il 2025, che gli ha permesso di comprendere sempre meglio la moto, rappresenta quindi una base solida per affrontare l'evoluzione tecnica del 2026 con maggiore consapevolezza.

Categorie: Motori

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