Mercedes in F1: la vecchia sospensione riporta la fiducia, ma quali sono gli altri fattori?

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risveglio della Mercedes in Ungheria: analisi delle strategie e risultati

La recente gara in Ungheria ha rappresentato un punto di svolta per la squadra Mercedes, che dopo settimane di performance deludenti ha ottenuto un risultato importante con un terzo posto. Questo risultato non solo rafforza la fiducia del team, ma consente anche di affrontare la pausa estiva con maggiore serenità e meno incertezze.

contesto e importanza del risultato in qualifica

Il tracciato di Budapest si è rivelato una valida opportunità per valutare le innovazioni tecniche introdotte nelle ultime gare. La posizione sul podio ha dimostrato che il team ha saputo adattarsi alle condizioni della pista, migliorando le proprie prestazioni complessive. La qualificazione è stata influenzata anche dalle temperature più basse durante il weekend, che hanno contribuito a contenere il degrado delle gomme e favorito le strategie delle scuderie.

strategie tecniche adottate dalla squadra

Nell’ambito delle modifiche tecniche, la Mercedes aveva sperimentato una nuova sospensione posteriore, introdotta già nelle gare di Imola e Canada. Questa soluzione ha mostrato alcuni limiti su circuiti come l’Hungaroring, caratterizzati da curve lente e mediamente veloci. Per questo motivo, nel fine settimana ungherese si è preferito tornare alla configurazione utilizzata all’inizio della stagione.

valutazione della sospensione e feedback dei piloti

Sebbene la sospensione aggiornata offrisse vantaggi come una maggiore stabilità in frenata grazie a una diversa geometria, i riscontri dei driver hanno evidenziato effetti collaterali indesiderati. In particolare, si sono manifestati problemi di instabilità al retrotreno in ingresso curva e nella percorrenza ad alta velocità. Questi aspetti hanno inciso sulla fiducia dei piloti nelle vetture durante le sessioni più impegnative.

impatti sulla dinamica della vettura

I problemi riscontrati sono stati più evidenti sui tracciati dove predominano curve rapide o alte velocità, come Austria o Belgio. Al contrario, circuiti come il Canada hanno beneficiato della configurazione precedente grazie alle caratteristiche specifiche del layout. Il circuito di Budapest si distingue per essere prevalentemente composto da curve a media/bassa velocità e pochi punti critici legati all’instabilità posteriore.

influenza del carico aerodinamico

Sui tracciati come Red Bull Ring o Silverstone, l’approccio di scaricare le ali favorisce maggiormente il movimento del retrotreno rispetto a piste come l’Hungaroring. Qui, invece, aumentare il carico aerodinamico tramite ali più cariche ha migliorato significativamente la stabilità generale della vettura.

situazione attuale e prospettive future

I tecnici Mercedes sono convinti che i dati raccolti permetteranno di mantenere questa configurazione anche nelle prossime competizioni fino alla fine dell’anno. La decisione di non apportare ulteriori grandi modifiche deriva dall’esperienza accumulata sui vari tracciati: seppur non definitiva, questa strategia sembra aver riportato la W16 a livelli competitivi paragonabili agli appuntamenti precedenti.

prestazioni recenti e analisi dei risultati

Anche se la posizione finale non indica una rinascita totale della monoposto tedesca – come dimostrano i risultati in Spagna – il weekend ungherese ha offerto segnali positivi. Le temperature più fredde hanno aiutato a ridurre le difficoltà legate alla gestione degli pneumatici; inoltre, l’ordine d’arrivo dal terzo posto verso il basso è stato insolito rispetto alle aspettative stagionali.

Personaggi principali:
  • George Russell
  • Kimi Räikkönen
  • Lando Norris
  • Sergio Pérez
  • Aston Martin (rilevante nel confronto)
Scritto da Gennaro Marchesi