Meeting Ali, Tyson, Frazier & Holmes: A Boxing Life

Giampiero Colossi • Pubblicato il 11/12/2025 • 5 min

rassegna di incontri ferrei e personali con figure leggendarie della boxe raccolti in oltre due decenni di attività giornalistica, riportando aneddoti raccolti direttamente da incontri, interviste e momenti di backstage. il testo restituisce ricordi vividi di incontri casuali, confronti diretti e reazioni memorabili, offrendo uno sguardo sui personaggi che hanno plasmato la storia della disciplina senza aggiungere dettagli non attestati.

incontri con leggende della boxe: testimonianze e aneddoti memorabili

muhammad ali: primi incontri tra casa e accampamento

la prima impressione risale al 1973, a casa di ali a cherry hill, new jersey, dopo un match contro ken norton. la moglie rispose alla porta e introdusse l’autore, che poi assistette a momenti di incontro tra il pugile e il fotografo della squadra. tra le curiosità, fu chiesto come mai non fosse stata concessa una rivincita a doug jones, una domanda che suscitò silenzio ed esitazione. il secondo incontro avvenne al Deer Lake camp, dove una presenza accattivante, lo sguardo e una breve battuta provocatoria contribuirono a creare un ricordo indelebile.

cus d’amat o, mike tyson e gli inizi

durante uno spettacolo a scranton, un incontro con cus d’amato portò a racconti su un giovane pugile chiamato mike tyson. fu invitato a fare visita e, insieme a membri della famiglia hilton, furono proiettati carretti di pellicole dalla collezione di jim jacobs. tyson mostrò ammirazione per jack dempsey, evidenziando una certa semplicità nel look. tyson, quando era ancora un talento in ascesa, chiamò l’autore a 16-0, chiedendo notizie su un avversario potenziale; la risposta fu una previsione rapida e tagliente. in seguito, in un momento in cui tyson era campione, l’allenatore kevin rooney chiese all’autore di rivolgergli un saluto nel camerino prima di un incontro ad atlantic city: tyson lo raggiunse, lo sollevò e lo avvolse in un abbraccio. l’autore interpretò il gesto come una conferma di affetto.

joe frazier e la north broad street gym

nella gym di joe frazier a philadelphia, una scena memorabile vide frazier reagire in modo autoritario a chi era di fronte al sacco. un secondo episodio coinvolse il fratello tom, che propose di collaborare con il team frazier; la risposta fu se joe avesse nulla da fare, l’autore accettò di procedere comunque finché frazier fosse rimasto coinvolto. una visita successiva portò a una tensione iniziale, con una domanda diretta di frazier verso l’autore. successivamente, fu organizzata una festa a sorpresa che coinvolse la moglie florence e la decisione di joe di non permettere pagamenti: “quando joe offre una festa, nessuno paga”. il commento finale fu netto e deciso, riflettendo la natura franca del personaggio.

larry holmes e gli anni di easton

l’incontro avvenne nel 1983, durante una promozione scolastica a easton. il fratello di holmes propose un’esibizione che richiese l’approvazione di larry, la quale fu negata con fermezza: “non inserirò mio fratello in uno spettacolo di second’ordine”. durante una sessione di allenamento, holmes puntò l’autore e minacciò di reagire in modo deciso se fosse stato provocato, rivelando temperamento e determinazione tipici del campione. poco tempo dopo, a una conferenza stampa, confermò di aver subito una sconfitta in passato ai amatori, dando spazio a un confronto diretto e sincero, con ulteriori domande sull’esito di controversi incontri.

maestri del passato: harold johnson, kid gavilan e gli atleti ultra‑veterani

un dialogo con harold johnson, ex campione dei leggeri, condusse a una risposta composta sull’esito di combattimenti, definendo pastrano un avversario valido. in un incontro successivo, kid gavilan fu trovato in un hotel di harrisburg; si discuteva di una biografia riguardante un mafioso che ebbe ruoli nella gestione di johnny saxton e, addirittura, interferenze storiche in patria caraibica. l’autore formulò auguri all’atleta affinché completasse l’opera. la conversazione con questi maestri del passato rifletté una continuità tra generazioni diverse di pugili.

marco antonio barrera, alexis argüello e i fratelli spinks

con marco antonio barrera si scambiò il ricordo di una vittoria su naseem hamed, associando un incidente a una penalità determinante; barrera rispose con un sorriso composto. alexis argüello fu descritto come classico nello stile e nel comportamento. incontri con michael e leon spinks mostrarono due caratteristiche diverse: michael fu riservato e cortese, leon appariva spavaldo ma con un sorriso capace di trasmettere affetto e apertura.

sugar ray leonard, howard davis e altri nomi

a atlantic city fu raccontato un episodio in cui sugar ray leonard fu incoraggiato riguardo a un riconoscimento olimpico. in seguito, l’autore registrò un confronto con howard davis, esprimendo una valutazione sull’esito delle selezioni olimpiche e mettendo in dubbio una vittoria su aaron pryor da parte di davis. tra le figure incontrate, anche butterbean fu citato con una nota di forte carattere.

tex cobb, philadelphia days e un ricordo difficile

tra le memorie di philadelphia, tex cobb fu visto allenarsi in palestra: un’esclamazione provocatoria salì quando entrò nella stanza piena di pugili, riferita agli incontri tra holmes e snipes. cobb fece una sfida diretta a snipes, ma quest’ultimo non disse nulla. un ricordo amaro rimaneva legato a un evento violento nella zona: una sparatoria vicino al front street gym, che provocò una perdita grave e restò nell’immaginario come momento cruciale della vita professionale e personale dell’autore.

un addio e una memoria conservata

dopo un tragico momento a philadelphia, l’autore non tornò a visitare la città per molto tempo. anni dopo, ricevette un riconoscimento dal hall of fame della boxing association della pennsylvania, un onore che fu accettato ringraziando il signore e la madre, descrivendo quel gesto come una sorta di dono divino. l’esperienza, fatta di incontri intensi e momenti difficili, emerge come un capitolo significativo di una lunga carriera.

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Image: The Day I Met Muhammad Ali, Mike Tyson, Joe Frazier & Larry Holmes
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