McLaren richiede 19 milioni di dollari a Alex Palou per danni

Pubblicato il 06/11/2025 • 2 min

Una disputa legale di rilievo coinvolge McLaren Racing e il pilota Alex Palou, arrivata alla fase conclusiva presso l’Alta Corte di Londra. Dopo cinque settimane di udienze, entrambe le parti hanno presentato le proprie argomentazioni in merito a una controversia che mette in discussione aspetti contrattuali e risarcitori. La causa si concentra sulla richiesta di quasi 20 milioni di dollari avanzata dalla scuderia britannica nei confronti del campione in carica della IndyCar Series, accusato di aver violato un accordo contrattuale.

Le accuse della McLaren contro Alex Palou

Motivazioni della richiesta di risarcimento

Secondo i documenti depositati, la McLaren sostiene che la decisione di Palou di rimanere con il Chip Ganassi Racing invece di passare alla Arrow McLaren abbia causato ingenti perdite economiche. La scuderia britannica calcola un danno totale pari a circa 19.570.578 dollari, comprensivi di interessi e tasse.

La richiesta comprende vari importi, tra cui:

  • 1.312.500 dollari per gli stipendi dei piloti;
  • 7.266.902 dollari per spese di sponsorizzazione con NTT;
  • 500mila dollari come incremento annuale da parte di General Motors;
  • 5,8 milioni per altre sponsorizzazioni IndyCar;
  • 548.490 dollari relativi alle sponsorizzazioni in Formula 1;
  • 4 milioni e 102.876 dollari per le prestazioni sportive complessive.

Dichiarazione finale del team legale

I rappresentanti legali della McLaren hanno evidenziato come la presenza nel team avrebbe portato un notevole valore commerciale e sportivo, sottolineando che una permanenza triennale o quadriennale avrebbe incrementato significativamente l’attrattività agli occhi degli sponsor.

difesa e contro-argomentazioni di alex palou

Nella sua difesa, Palou ha contestato la validità delle richieste economiche avanzate dalla McLaren, sostenendo che non sussistono basi legali sufficienti per ottenere un risarcimento danni. Secondo il suo team legale, infatti, la scuderia avrebbe ingannato il pilota circa le possibilità reali di accedere alla Formula 1.

A supporto delle sue affermazioni, è stato evidenziato come la McLaren abbia cercato di ridurre le perdite assumendo Nolan Siegel come sostituto dello spagnolo nella categoria IndyCar, operazione che avrebbe mitigato parzialmente i danni economici.

I difensori hanno inoltre messo in dubbio la trasparenza del team britannico, denunciando l’utilizzo di messaggi WhatsApp effimeri da parte dei membri chiave e insinuando tentativi deliberati di manipolare documentazione allo scopo di gonfiare artificialmente il valore delle loro richieste.

Personaggi coinvolti nella vicenda

  • Alex Palou, pilota spagnolo e protagonista della controversia;
  • Mclaren Racing Team, società coinvolta nella causa legale;
  • Nolan Siegel, pilota sostitutivo assunto dalla McLaren;
  • Corte d’Appello londinese, sede giudiziaria competente per questa disputa.
Categorie: Motori

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