Le recenti sessioni di prove a Silverstone hanno evidenziato un cambiamento significativo nell’assetto della pista, che si traduce in una diversa interpretazione delle strategie aerodinamiche e di setup da parte dei team. La pista, tradizionalmente riconosciuta come una delle più veloci e impegnative del campionato di Formula 1, ha mostrato un approccio innovativo da parte dei costruttori, con vetture dotate di ali più scariche rispetto al passato.
l’evoluzione dell’assetto a Silverstone
passaggio a configurazioni a basso carico aerodinamico
Negli ultimi anni, la tendenza è stata quella di ridurre il carico aerodinamico per migliorare le prestazioni sui rettilinei. Questa strategia si è consolidata anche nel presente campionato, dove si sono osservate ali significativamente più leggere, capaci di garantire maggiore velocità sui tratti rettilineari senza compromettere troppo la stabilità in curva. Un esempio emblematico è stato quello della Red Bull di Max Verstappen durante la FP2, con un’ala estremamente scarica simile a quella adottata a Monza.
impatto sulle performance delle scuderie
Questa scelta ha influenzato le dinamiche tra i vari team: mentre McLaren e Ferrari si sono concentrate sull’ottimizzazione delle configurazioni per adattarsi alle nuove esigenze aerodinamiche, la Mercedes ha incontrato maggiori difficoltà nel trovare il giusto equilibrio. La Red Bull, invece, ha sfruttato questa filosofia per massimizzare i vantaggi sui lunghi allunghi grazie alla riduzione dell’ala.
analisi delle prove sul circuito
prestazioni delle vetture nei diversi settori
Nelle prime sessioni di prove libere, si è notato come Lewis Hamilton sia riuscito ad ottenere risultati migliori nelle zone lente del tracciato grazie alla capacità della sua vettura di frenare più tardi e lavorare meglio nei tratti caratterizzati da curve strette. Al contrario, Charles Leclerc ha manifestato problemi legati all’anteriore sinistra e ha mostrato tempi meno consistenti rispetto ai compagni di squadra. La differenza tra i due piloti si evidenzia anche nelle zone veloci del secondo settore, dove Hamilton risulta più efficace.
problemi specifici e soluzioni adottate dai team
La Ferrari sta ancora cercando di affinare il feeling con l’avantreno nelle curve ad alta velocità; Leclerc fatica in particolare nella gestione del grip in ingresso alle curve rapide. La McLaren ha sperimentato diverse configurazioni aerodinamiche: Norris ha preferito inizialmente un setup con maggiore carico posteriore, successivamente confermato anche da Piastri. Questi tentativi testimoniano l’intento dei team di migliorare le performance complessive su un circuito che richiede versatilità.
performance dei principali protagonisti
Red Bull e le sfide sul giro secco
Nonostante la superiorità sui rettilinei grazie alla riduzione dell’ala, la Red Bull ha incontrato difficoltà in curva 6 e 7 durante le qualifiche: queste tratte richiedono un elevato lavoro sull’anteriore in fase di ingresso e percorrenza. Verstappen ha testato una configurazione molto scarica che gli permette di guadagnare terreno sugli avversari sui lunghi tratti rettilineari ma soffre ancora in fase di inserimento curva.
situazione attuale delle altre scuderie
- Mercedes: ancora lontana dai livelli competitivi desiderati; spera in condizioni climatiche più favorevoli per recuperare terreno.
- Ferrari: necessita di affinamenti nella messa a punto dell’auto per migliorare il giro secco ed eliminare i problemi all’anteriore sinistra.
- McLaren: lavora su diverse configurazioni aerodinamiche; mostra margini di miglioramento soprattutto nelle zone lente del circuito.
Schede personaggi e protagonisti presenti:
- Norris (McLaren)
- Piastri (McLaren)
- Verstappen (Red Bull)
- Hamilton (Mercedes)
- Leclerc (Ferrari)
- Sainz (Ferrari)