Maradona: quarant’anni dalla punizione che ha segnato la storia

la leggenda di diego armando maradona e la storica punizione del 1985
Il calcio ha spesso regalato momenti che trascendono il semplice risultato sportivo, diventando simboli di talento, genialità e mito. Tra questi, una delle imprese più iconiche è la punizione di Diego Armando Maradona contro la Juventus nel novembre del 1985. Questa azione ha scritto una pagina indimenticabile nella storia del calcio italiano, consolidando il ruolo di Maradona come uno dei più grandi campioni di tutti i tempi.
il contesto della partita e l’atmosfera a napoli
una sfida tra le grandi del campionato italiano
Nell’autunno del 1985, il Napoli si trovava in un momento di grande entusiasmo grazie alla guida tecnica di Ottavio Bianchi e alle prestazioni straordinarie della squadra. La Juventus di Giovanni Trapattoni, invece, sembrava imbattibile con otto vittorie consecutive e pochi gol subiti. La città partenopea viveva un clima di attesa febbrile per questa sfida che avrebbe potuto segnare un punto di svolta nel campionato.
le tensioni e l’attesa pre-partita
I prezzi dei biglietti erano saliti alle stelle a causa dell’elevata richiesta; si stimava che circa 25mila persone tentassero comunque di assistere alla partita oltre i posti disponibili ufficialmente. L’aria era carica di emozione e aspettativa, con manifesti funebri dedicati alla “signora Juventus” e titoli sui giornali sportivi come “TUTTI CON MARADONA” e riferimenti alla lotta contro il dominio bianconero.
la partita: dal nervosismo alla geniale punizione
l’inizio combattuto e le occasioni mancate
Il match iniziò con intensità elevata: Napoli cercò subito di mettere sotto pressione la difesa avversaria, ma il terreno pesante a causa della pioggia rese difficile il controllo palla. Entrambe le squadre mostrarono spirito combattivo, con espulsioni che aumentarono la tensione sul campo.
il momento storico: la punizione indiretto da posizione improbabile
A pochi minuti dall’intervallo, Scirea commise un errore fatale nell’area bianconera: il fallo su Bertoni portò a un calcio di punizione indiretto molto vicino all’area stessa. In quel frangente, tutto il pubblico trattenne il fiato perché sapeva che quello sarebbe stato uno dei momenti decisivi della gara.
la traiettoria leggendaria
Maradona si preparò con calma: alzò lo sguardo verso la barriera posizionata troppo vicina rispetto ai nove metri regolamentari. Con un gesto deciso ed elegante, calciò una traiettoria che superò la barriera quasi senza toccarla — un barrilete cosmico. La palla finì sotto l’incrocio dei pali, lasciando Tacconi immobile tra i suoi tentativi vani.
l’eredità della memorabile azione
Quella punizione rimane uno dei gesti tecnici più spettacolari nella storia dello sport italiano. Nonostante siano passati quarant’anni da quell’evento, ancora oggi viene analizzata nei dettagli: come fosse qualcosa di naturale ma allo stesso tempo impossibile da riprodurre. La perfezione tecnica combinata con l’audacia ha trasformato quella giornata in un eterno simbolo del talento calcistico.
personaggi coinvolti nella storica partita
- Diego Armando Maradona
- Pozzo Bertoni
- Miche Platini (ospite speciale)
- Schemi Tacconi (portiere juventino)
- Eraldo Pecci (compagno azzurro)
- Cabrini (difensore juventino)
- Bertoni (attaccante napoletano)
- Sciarra (allenatore Napoli)
- Giovanni Trapattoni (allenatore Juventus)
- Luis Fernandez (giocatore Napoli)
