L'NBA vuole colonizzarci: Bologna e Milano non tradiscono

Giampiero Colossi • Pubblicato il 27/12/2025 • 3 min

Nel contesto del basket europeo, il dibattito tra modelli di sviluppo e dinamiche internazionali si concentra sui meccanismi di crescita, sulle partnership potenziali e sul controllo sportivo. Le posizioni espresse descrivono un equilibrio tra opportunità di collaborazione e timori legati a un’impostazione commerciale che potrebbe ridefinire la cultura della pallacanestro sul continente.

nba europe e euroleague: posizioni, numeri e scenari

alex ferrer kristjansson, responsabile marketing e comunicazione di euroleague, ha delineato in un’intervista la cornice in cui si muovono le scelte strategiche. Secondo l’analista, il confronto tra modelli si basa sull’equilibrio tra cooperazione e autonomia del basket europeo, con l’obiettivo di valorizzare la pratica sportiva senza escalation commerciale.

nba europe: derby e licenze

Sul tema delle partite di alto profilo, come il confronto tra virtus bologna e olimpia milano, non emergono segnali che suggeriscano anomalie. Milano è azionista della lega e ha rinnovato la licenza per un decennio, mentre Bologna ha ottenuto una wildcard di tre anni. Questa situazione evidenzia una relazione commerciale solida tra i due club senza indicazioni di tensioni particolari.

nba europe: colonizzazione o crescita tramite partnership

La posizione espressa dall’nba punta a una possibile espansione globale guidata da interessi economici, ma resta aperta la possibilità di una partnership che apporti benefici comuni. L’analisi sottolinea che, se l’obiettivo fosse la dominazione, si rischierebbe di compromettere la gestione delicata del basket europeo. Una quota di preoccupazione è giunta anche da esponenti politici europei, tra cui carolina morace, che hanno sollevato interrogativi su implicazioni normative e controllo sportivo.

nba europe e euroleague: numeri, crescita e sostenibilità

In parallelo all’evoluzione del dialogo, l’euroleague registra dati significativi. Nella stagione recente, la platea globale ha raggiunto circa 5,95 miliardi di spettatori tra televisione e piattaforme digitali. Le quote di ripartizione ai club hanno registrato una crescita di oltre 42% in tre anni, mentre i ricavi hanno avanzato di circa 45% in due. L’asset della lega è stato valutato attorno a 1 miliardo di euro, con obiettivo di arrivare a 3 miliardi entro il 2028/2029. Il modello è considerato sostenibile, anche se alcune squadre dipendono ancora dai contributi degli azionisti per il pareggio di bilancio. Il Financial Fair Play sta però promuovendo un flusso finanziario più equilibrato e autosufficiente.

In sintesi, la discussione si concentra su come valorizzare il talento e la competitività europea pur mantenendo controlli finanziari e governance condivisa, evitando la riduzione del basket europeo a unicamente interesse commerciale.

persone citate nell'intervista

  • Alex Ferrer Kristjansson
  • Mark Tatum
  • Carolina Morace
  • Matteo De Santis

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