Lazio, il giudice sportivo decide sulla squalifica di Gila dopo l'espulsione contro il Bologna
Il Giudice Sportivo ha emesso i verdetti relativi alla 15ª giornata di Serie A, con un provvedimento che interessa da vicino la Lazio. La decisione riguarda il difensore Mario Gila, espulso nel corso della partita contro il Bologna, e delinea le conseguenze sportive e disciplinari per il calciatore.
la squalifica di mario gila: il verdetto del giudice sportivo
In seguito all’episodio di gioco verificatosi durante Lazio-Bologna, il Giudice Sportivo ha disposto una squalifica di una giornata effettiva di gara per il difensore Mario Gila. La sanzione rappresenta un esito parzialmente positivo per la società capitolina, poiché limita l’assenza del giocatore a un solo turno di campionato.
le motivazioni della sanzione disciplinare
Il provvedimento è stato adottato in base a due distinte condotte contestate al calciatore. La prima fa riferimento a un comportamento scorretto nei confronti di un avversario, che ha costituito la seconda sanzione nella stagione per il giocatore. La motivazione principale, in ogni caso, risiede in un episodio successivo all’ammonizione, avvenuto al 33° del secondo tempo.
In quella circostanza, Gila ha rivolto un’espressione gravemente irrispettosa al Direttore di gara. Questo comportamento ha influito in maniera determinante sul verdetto finale, integrando un ulteriore e più grave profilo di illecito disciplinare.
la multa pecuniaria a carico del giocatore
Oltre alla giornata di squalifica, è stata comminata una penalità economica di 10.000 euro. L’ammenda è stata applicata specificatamente per il gesto verbale irrispettoso indirizzato all’arbitro, sottolineando come tali condotte siano soggette a sanzioni sia sportive che finanziarie.
conseguenze per la lazio e il calendario
La squalifica di una sola giornata permette alla squadra di recuperare il difensore in tempi brevi, contenendo i disagi per l’organico a disposizione del tecnico. Gila sarà costretto a saltare unicamente la prossima partita ufficiale in programma, per poi tornare a completa disposizione.
Il verdetto, nel suo complesso, conferma l’applicazione rigida del regolamento verso espressioni di dissenso verso gli ufficiali di gara, pur con una misura contenuta sul fronte della squalifica diretta. La decisione chiude il caso disciplinare relativo a quell’episodio specifico.
