«La Juventus? Sapevo che fosse una squadra unica. La sfida più bella? Ecco la mia preferita»
Estigarribia ripercorre con lucidità la sua esperienza alla Juventus, offrendo una visione sintetica e concreta di scelte, incontri e momenti chiave che hanno caratterizzato quel periodo. L’intervento mette in luce il percorso di approdo, le dinamiche di squadra e una partita emblematicamente significativa, fornendo una narrazione lineare e priva di interpretazioni personali, ma ricca di dettagli verificabili.
estigarribia e la juventus: dall’ingresso alla stagione decisiva
l’ingresso e le impressioni sull’opportunità
Nell’allestire il proprio trasferimento, Estigarribia racconta di aver confidato al procuratore la disponibilità ad accettare l’opportunità di vestire la maglia bianconera qualora si presentasse una possibilità concreta. In quel periodo, anche un collega come Edgar Barreto lo incoraggiò ad accogliere l’affare, ritenendola la squadra migliore d’Italia. Poco tempo dopo la Copa América, l’operazione fu definita e la squadra aveva già iniziato il ritiro, senza concedersi vacanze.
la partita di Napoli: una rimonta che segna la stagione
Ricorda una sfida incisiva contro il Napoli, disputata su un campo impegnativo: si partiva da una situazione critica, con il punteggio iniziale a favore degli avversari. L’autore della rete siglò il 3-2 dopo essere stato superato 3-1, mentre la terza marcatura fu realizzata da un compagno, fissando il risultato sul 3-3. Dopo quell’incontro, la squadra percepì di avere la possibilità concreta di centrare lo scudetto. A casa, la Juventus mostrava una solidità difensiva e una fiducia condivisa: vincere tra le mura amiche rappresentava una conferma di efficacia e coesione. L’energia diffusa tra chi scendeva in campo e chi era in panchina o in tribuna contribuì a creare un clima di unità verso l’obiettivo comune.
protagonisti principali citati nell’intervento:
- Estigarribia
- Edgar Barreto
- Pepe
