Juventus Women, la sfida decisiva per la Champions League

Giampiero Colossi • Pubblicato il 16/12/2025 • 3 min

Una notte europea decisiva si avvicina allo stadium, dove la Juventus Women ospita il Manchester United con l’obiettivo di assicurarsi l’accesso diretto ai quarti di Champions League. L’analisi di riferimento arriva da Lianne Sanderson, ex riferimento offensivo del club, che offre un quadro della competizione, tra ricordi della città e valutazioni sul calcio femminile globale.

la nuova champions e la sfida allo stadio

Il nuovo format a 18 squadre ha suscitato inizialmente scetticismo, ma l’interesse è cresciuto. In gironi si vedono già sfide di alto livello come Chelsea-Barcellona, Arsenal-Real Madrid e Bayern-Barcellona, partite che una volta si disputavano nelle fasi finali. Compagini come Vålerenga, St. Pölten e Twente mostrano crescita e capacità di pareggiare contro club molto noti. Le dinamiche restano guidate da Barcellona e Lione, restando come riferimenti principali, con il Manchester United che ha una stagione notevole, a eccezione del confronto con Wolfsburg.

le favorite per il trofeo

La percezione iniziale indicava una favorita forte nella squadra londinese, ma l’analisi delle prestazioni fin qui lascia spazio a una valutazione diversa. Barcellona e Lione emergono come le squadre da tenere d’occhio, e, se la finale dovesse tenersi domani, sarebbe plausibile indicare il Lione come possibile vincitrice.

quando vincerà un’italiana

Nel primo anno di Juventus, l’obiettivo era chiarissimo: conquistare la Champions. Col tempo il progetto ha subito alcune modifiche, con una minore rotazione delle giocatrici. La Roma ha vinto il campionato due stagioni fa guidata da Alessandro Spugna, ma il calcio femminile in Italia ha assunto una dimensione professionistica solo recentemente. Juventus e Milan hanno aperto la strada, il campionato è ora più competitivo, ma resta la previsione che un club italiano possa imporsi in gara europea di alto livello solo con ulteriore consolidamento.

i ricordi di torino, cr7 e i tifosi

Nel periodo d’ingaggio, una confessione personale segnava un percorso impegnativo: l’infortunio non ha ostacolato la firma con la Juventus. L’atmosfera torinese è stata determinante, con allenamenti condivisi e rapporti positivi con lo staff tecnico. Tra i ricordi preferiti spicca l’arrivo di Cristiano Ronaldo, atleta amato sin dall’inizio. L’esperienza a Torino è stata intensa anche per la passione dei tifosi, considerata come una vera religione calcistica. Dal punto di vista sportivo, la scelta del club è stata positiva, ma l’evoluzione del ruolo tecnico ha influito sull’esito finale. Se un diverso allenatore fosse stato presente in quel periodo, l’esperienza avrebbe potuto avere sviluppi differenti, mentre Stefano Braghin è stato elogiato per la gestione come direttore e l’investimento effettuato in momenti difficili.

la copertura tv

Il diritto alla trasmissione in diretta di tutte le partite permette di rivedere subito gli highlights e gli incontri, senza attese. L’ambiente di lavoro comprende ex compagne, commentatori di prestigio e una produzione di ampio respiro, che valorizza la gestione televisiva dell’evento e la fruibilità per gli appassionati.

diritti ed empowerment

Su scala globale, la situazione sta migliorando, ma permangono differenze marcate tra Paesi. Negli Stati Uniti e in Inghilterra la crescita è più avanzata, mentre in Spagna e Italia resta da accelerare sull’empowerment femminile. Si osserva un percorso di cambiamento di mentalità viaggiando e giocando all’estero, con una situazione attuale più favorevole rispetto al passato, ma con ancora molta strada da percorrere.

  • Lianne Sanderson
  • Cristiano Ronaldo
  • Allegri
  • Buffon
  • Higuain
  • Joe Montemurro
  • Stefano Braghin
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