Honda conferma la tradizione: la nuova moto per il 2027 sarà RC214V

Giampiero Colossi • Pubblicato il 12/12/2025 • 4 min

Una storia di innovazione tecnologica e successi competitivi ha contraddistinto la presenza di honda nel panorama MotoGP, segnando tappe decisive e ridefinendo i parametri di performance. dall’esordio della casa di tokyo nelle classi regine alle evoluzioni che hanno plasmato le moto da corsa, l’impianto tecnico e sportivo ha sempre mirato a una costante ricerca di avanzamenti, capaci di trasformare la pista in laboratorio di idee e integrità tecnologica.

la conquista della classe regina e le radici dell’era nsr500

Nel 2001, honda si aggiudicò il Mondiale della classe regina con la nsr500, sorpassando yamaha e suzuki nella classifica costruttori e facendo emergere un astro nascente come valentino rossi, destinato a scalare i vertici della notorietà. davanti a max biaggi e loris capirossi, la casa giapponese aprì un capitolo cruciale per la percezione della competitività italiana e giapponese nel motociclismo.

  • Valentino rossi
  • Max biaggi
  • Loris capirossi

l’uso iniziale della rc211v e l’era delle quattro tempi

Honda battezzò la propria prima moto da MotoGP con la rc211v (significato: rc: racing; 21: 21° secolo; 1: prima moto del 21° secolo; v: motore a v), un prototipo che visse cinque stagioni e, nel 2006, vinse tutti i Mondiali Costruttori tranne quello del 2005 ceduto a yamaha.

regolamenti di messa a punto: la “legge pedrosa” e la fase di transizione

Nel 2007 fu introdotto un nuovo assetto tecnico con motori da 800 cc, divenuto noto come “legge pedrosa” dal nome di dani pedrosa. esteticamente affascinante, la rc212v si rivelò meno competitiva rispetto alle aspettative, e honda rimase senza titoli costruttori per quattro anni, fino al 2011 quando l’arrivo dell’australiano casey stoner portò i titoli piloti e costruttori, nell’ultimo anno di vita della moto.

  • Dani pedrosa
  • Casey stoner
  • Marc márquez
  • Jorge Lorenzo

la rc213v, moto dominante e crisi recente

La svolta tecnica arrivò nel 2012 con l’introduzione dei motori da 1000 cc: la rc213v divenne il prototipo più longevo dell’era moto gp finora, con 15 anni di continuità tra il 2012 e la fine del 2026. con la rc213v, honda ottenne nuovamente il titolo costruttori e, dal 2013, con l’esordio di marc márquez, avviò una doppia striscia di titoli piloti e costruttori in sei stagioni su otto, perdendo solo nel 2015 a favore di jorge Lorenzo e della yamaha.

Tuttavia, l’esplosione della competitività della ducati e l’infortunio di marc márquez a jerez nel luglio 2020 hanno innescato una crisi che ha allontanato honda dalla lotta per il costruttori negli ultimi anni, periodo in cui le vincenti sono state le case di borgo panigale.

  • Marc Márquez
  • Casey Stoner
  • Jorge Lorenzo
  • Valentino Rossi

la rc214v, la visione per il futuro

Nel 2027 il mondiale di MotoGP introdurrà regolamenti innovativi: motori da 850 cc, una riduzione degli effetti aerodinamici e un nuovo fornitore unico di pneumatici, pirelli, che subentrerà a Michelin nella classe regina. la nuova moto, destinata a essere denominata “rc214v” se non cambia l’ultima modifica, conferma la linea di nomenclatura di casa honda per i prototipi da corsa degli ultimi due decenni. resta da definire quando e dove la casa di tokyo porterà in pista il prototipo aggiornato e se sarà la macchina in grado di liberare hrc da una fase di difficoltà protratta.

e gli altri costruttori

Per quanto riguarda gli altri costruttori, nel 2027 manterranno le proprie diciture: ktm continuerà con rc16, aprilía userà rs gp con l’anno (rs gp27), yamaha conserverà il leggendario yzr m1 e ducati proseguirà con desmosedici gp, insistendo sul fatto che quest’ultimo è il nome della moto e che l’anno è un’integrazione di stampa e tifo più che un attributo aziendale.

  • KTM
  • Aprilia
  • Yamaha
  • Ducati
Categorie: Motori

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