Helmut Marko lascia la Red Bull: ufficiale la separazione dalla scuderia di F1

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 3 min

La scena della Formula 1 è testimone di un momento storico, con l'annuncio della conclusione del rapporto tra Red Bull e Helmut Marko. Questa separazione segna la fine di un'era straordinaria per la scuderia austriaca, un periodo di oltre vent'anni durante il quale Marko è stato un architetto fondamentale del successo sportivo. La sua partenza, che segue di pochi mesi altri cambiamenti chiave, ridisegna il futuro della struttura tecnica e gestionale del team campione del mondo.

helmut marko: dalle piste alla gestione

La carriera di Helmut Marko nel mondo dei motori ha radici profonde, iniziate non in veste di manager ma di pilota. La sua esperienza agonistica si interruppe in modo brusco e drammatico nel 1972 a causa di un incidente durante il Gran Premio di Francia, che compromise permanentemente la vista del suo occhio sinistro. Questo evento spinse Marko verso una nuova vocazione, diventando un talent scout e manager per piloti emergenti. Tra i primi atleti seguiti figurava il connazionale Gerhard Berger, attraverso il quale Marko entrò in contatto con Dietrich Mateschitz, il fondatore di Red Bull.

la nascita del progetto red bull racing

Il sodalizio con Mateschitz si consolidò progressivamente, trasformandosi da un semplice supporto a un pilota in un ruolo di consulente strategico per le attività motoristiche del brand. Red Bull divenne uno sponsor stabile della scuderia Sauber a metà degli anni Novanta, ma una divergenza sulla scelta dei piloti all'inizio del nuovo millennio portò a una frattura. Fu in quel momento che Helmut Marko concepì l'ambizioso piano di far entrare Red Bull in Formula 1 non come sponsor, ma come costruttore a tutti gli effetti. Con l'approvazione di Mateschitz, nel 2004 venne acquisito il team Jaguar, dando vita alla Red Bull Racing.

il metodo marko e il junior team

Una delle colonne portanti del progetto fu il Red Bull Junior Team, un programma di sviluppo piloti gestito con un approccio noto per essere estremamente selettivo e diretto. Il cosiddetto 'metodo Marko' divenne celebre per la sua natura spietata, offrendo opportunità e revocando contratti con decisioni rapide. Per supportare questa filosofia, Marko promosse l'acquisizione di una seconda squadra, la Minardi, ribattezzata Toro Rosso (poi AlphaTauri), con la specifica missione di forgiare i giovani talenti del vivaio. Da questa struttura sono emersi alcuni dei piloti più forti della griglia.

  • Sebastian Vettel
  • Daniel Ricciardo
  • Max Verstappen

la fine di un'era e le dichiarazioni

Il rapporto con Max Verstappen è stato particolarmente intenso, con Marko che in passato aveva espresso l'intenzione di accompagnare la carriera del campione olandese almeno fino al 2026. Nelle settimane recenti, voci di tensioni con la nuova gestione guidata da Oliver Mintzlaff hanno anticipato l'annuncio ufficiale. Marko ha quindi deciso di concludere il suo lunghissimo capitolo in Red Bull, contattando personalmente Mintzlaff per risolvere il suo ruolo di consulente.

le parole dell'addio

Helmut Marko ha commentato la sua decisione, definendo gli ultimi vent'anni un percorso straordinario e di grande successo, un periodo durante il quale ha contribuito a formare numerose persone di talento. Ha sottolineato come la mancata conquista del titolo mondiale in questa stagione lo abbia profondamente toccato, portandolo a ritenere arrivato il momento giusto per voltare pagina. Oliver Mintzlaff, da parte sua, ha espresso rammarico per la scelta, riconoscendo in Marko una figura influente e insostituibile la cui partenza lascia un vuoto significativo, ma rispettandone pienamente la volontà.

Categorie: Formula 1Motori

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