Helmut Marko lascia la Red Bull: ufficiale la fine della collaborazione

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 3 min

La scena della Formula 1 è testimone di una svolta epocale all'interno della Red Bull Racing, con la conclusione del rapporto professionale con una delle figure più iconiche e influenti della sua storia. Dopo il recente allontanamento di Christian Horner, è ora Helmut Marko a lasciare il team, chiudendo un'era di successi senza precedenti. Questo articolo ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso, dal drammatico infortunio che ne segnò la carriera di pilota alla costruzione dell'impero Red Bull, analizzando il suo ruolo decisivo e il metodo che ha plasmato generazioni di campioni.

helmut marko: dalla pista alla gestione dei talenti

La carriera di Helmut Marko nel mondo delle corse ha avuto un inizio promettente come pilota, bruscamente interrotto da un grave incidente. Il 2 luglio 1972, durante il Gran Premio di Francia a Clermont-Ferrand, un sasso sollevato da un'auto precedente perforò la visiera del suo casco, causando danni permanenti all'occhio sinistro e costringendolo al ritiro dall'attività agonistica. Questo evento tragico segnò l'inizio di una nuova e lunga fase come manager, durante la quale seguì, tra gli altri, il connazionale Gerhard Berger.

l'incontro storico con dietrich mateschitz

Fu proprio attraverso l'attività di gestione dei piloti che Marko entrò in contatto con Dietrich Mateschitz, il fondatore di Red Bull. Propose all'imprenditore austriaco di supportare la carriera di Berger, dando vita a un sodalizio che si sarebbe evoluto nel tempo. Inizialmente assunto come consulente per valutare i team da sponsorizzare, il suo ruolo crebbe di importanza. Red Bull divenne sponsor principale della scuderia Sauber a partire dal 1995, ma la collaborazione si incrinò nel 2001 a causa di divergenze sulla scelta dei piloti.

la nascita della red bull racing e il metodo marko

In seguito alle tensioni con la Sauber, Helmut Marko iniziò a valutare l'ipotesi di un ingresso diretto della Red Bull in Formula 1 attraverso l'acquisizione di un team esistente. Con l'approvazione di Mateschitz, nel 2004 fu finalizzato l'acquisto della scuderia Jaguar, che diede vita alla Red Bull Racing. Parallelamente, Marko si concentrò sulla creazione e gestione del programma Red Bull Junior Team, un vivaio di giovani talenti noto per la sua aggressività e selettività.

Il cosiddetto 'metodo Marko' divenne celebre per la sua gestione spietata e diretta delle carriere, caratterizzata da opportunità concesse in tempi brevissimi e da possibili licenziamenti improvvisi. Per supportare al meglio questo sistema, convinse Mateschitz ad acquisire una seconda squadra, la Minardi, ribattezzata Toro Rosso, con il preciso compito di far crescere i migliori prospetti del programma junior.

  • Sebastian Vettel
  • Daniel Ricciardo
  • Max Verstappen

la fine di un'era e le dichiarazioni ufficiali

Nonostante il rapporto particolarmente intenso e di successo con Max Verstappen, che Marko aveva più volte espresso di voler seguire fino al 2026, nelle ultime settimane hanno iniziato a circolare voci di tensioni con la nuova gestione. Dopo la scomparsa di Dietrich Mateschitz, la guida dei programmi sportivi è passata a Oliver Mintzlaff, con il quale sembrano essere emerse delle divergenze.

Lo stesso Helmut Marko ha commentato la sua decisione di concludere il rapporto, sottolineando come i venti anni trascorsi in Red Bull siano stati straordinari e di grande successo. Ha espresso orgoglio per quanto costruito e ha definito il mancato titolo mondiale di quest'anno come un evento che lo ha profondamente commosso, indicandolo come un segnale del momento giusto per voltare pagina.

Oliver Mintzlaff, da parte sua, ha confermato di aver ricevuto la richiesta di Marko e di averla rispettata, nonostante il rammarico. Ha riconosciuto in Marko una figura influente per oltre due decenni, la cui partenza segna la fine di un'epoca e lascerà un vuoto significativo all'interno dell'organizzazione.

Categorie: Formula 1Motori

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