Helmut marko lascia la red bull: la separazione ufficiale in formula 1

Giampiero Colossi • Pubblicato il 10/12/2025 • 4 min

La scena della Formula 1 è scossa da un annuncio epocale: Helmut Marko, figura cardine e stratega di lungo corso, lascia ufficialmente la Red Bull. Questa separazione conclude un'alleanza ventennale che ha plasmato il volto del motorsport moderno, segnando la fine di un'era di successi senza precedenti per la scuderia austriaca. L'articolo ripercorre le tappe fondamentali di questo sodalizio, dalle origini fino alla decisione odierna, analizzando l'impatto profondo del 'metodo Marko' sulla crescita del team e sul panorama agonistico.

helmut marko: dalle origini al ruolo di consulente red bull

La carriera di Helmut Marko nel mondo delle corse ha radici lontane, originate dal suo percorso come pilota. Questa esperienza si interruppe in modo drammatico nel luglio del 1972 a causa di un incidente durante il Gran Premio di Francia, che compromise permanentemente la vista del suo occhio sinistro. Dopo questo evento, Marko intraprese con successo la professione di manager, seguendo, tra gli altri, il connazionale Gerhard Berger. Fu proprio in questa veste che entrò in contatto con Dietrich Mateschitz, il fondatore di Red Bull, al quale propose di sostenere la carriera del pilota austriaco.

Da questo primo incontro nacque un rapporto di collaborazione che si evolse rapidamente. Marko assunse inizialmente il ruolo di consulente, con il compito di valutare e selezionare i team da supportare. Questo portò Red Bull a diventare, a partire dal 1995, uno sponsor stabile della scuderia Sauber. La collaborazione con il team svizzero si incrinò Nel 2001, quando la scelta di Peter Sauber di puntare sul debuttante Kimi Räikkönen, a discapito del protetto di Marko Enrique Bernoldi, creò attriti insanabili. Questo episodio fu il catalizzatore che spinse Marko a considerare un progetto più ambizioso: l'acquisto diretto di un team di Formula 1.

la nascita di red bull racing e il metodo marko

Con l'approvazione di Dietrich Mateschitz, il progetto di Helmut Marko divenne realtà nel 2004 con l'acquisizione della squadra Jaguar, che fu ribattezzata Red Bull Racing. Nei primi anni, Marko si concentrò in maniera particolare sulla gestione e lo sviluppo dei piloti, dando vita al celebre Red Bull Junior Team. Questo programma si distinse immediatamente per il suo approccio aggressivo e selettivo, arrivando a gestire fino a venti giovani talenti nelle categorie propedeutiche durante il biennio 2006-2007.

La filosofia gestionale di Marko, spesso definita il 'metodo Marko', divenne leggendaria nel paddock. Essa si caratterizzava per decisioni rapide e talvolta spietate, che potevano concretizzarsi in opportunità concesse nel giro di un weekend o, al contrario, in licenziamenti improvvisi comunicati con una semplice telefonata. Per dare concretezza al vivaio di talenti, Marko convinse Mateschitz ad acquisire una seconda scuderia, la Minardi, trasformata in Toro Rosso (oggi AlphaTauri). Questo team divenne la piattaforma di lancio essenziale per i migliori prospetti del programma junior.

i piloti lanciati dalla toro rosso

Dalla base di Faenza sono transitati numerosi piloti, con alcune figure che hanno raggiunto livelli di eccellenza assoluta. Tra i nomi di maggior spicco si annoverano:

  • Sebastian Vettel
  • Daniel Ricciardo
  • Max Verstappen

Il rapporto con Max Verstappen è stato particolarmente intenso e proficuo. Marko aveva più volte sottolineato l'intenzione di seguire la carriera del pilota olandese almeno fino al termine della stagione 2026. Nelle settimane precedenti l'annuncio ufficiale, erano circolati i primi rumors riguardanti alcune tensioni con la nuova gestione della Red Bull.

la fine di un'era: l'annuncio dell'addio

La decisione di concludere il rapporto è stata comunicata ufficialmente, ponendo fine a vent'anni di collaborazione. Helmut Marko ha rilasciato una dichiarazione carica di emotività, ripercorrendo la sua lunghissima esperienza nel motorsport. Ha definito il periodo trascorso con Red Bull come straordinario e di grande successo, esprimendo orgoglio per il lavoro svolto nel formare e supportare numerose persone di talento. Ha inoltre aggiunto che la mancata conquista del campionato mondiale in questa stagione lo ha commosso profondamente, portandolo alla conclusione che fosse giunto il momento appropriato per chiudere questo capitolo.

La risposta del management Red Bull è giunta attraverso Oliver Mintzlaff, il nuovo responsabile dei programmi sportivi subentrato dopo la scomparsa di Dietrich Mateschitz. Mintzlaff ha confermato di essere stato contattato da Marko con la richiesta di risolvere il suo ruolo di consulente per il motorsport alla fine dell'anno in corso. Ha espresso profondo rammarico per la decisione, riconoscendo in Marko una figura influente per oltre due decenni e sottolineando come la sua partenza segni la fine di un'era straordinaria per la squadra. Dopo un confronto lungo e intenso, Mintzlaff ha dichiarato di aver rispettato la volontà del consulente, percependo che fosse il momento giusto per questo passo, e ha ribadito l'enorme gratitudine dell'organizzazione per tutto ciò che Helmut Marko ha realizzato.

Categorie: Formula 1Motori

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