Hadjar perde la gara di f1 per un pezzo rotto dell’auto nella fase finale

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analisi del incidente di isack hadjar nel gran premio del qatar

Il Gran Premio del Qatar, disputato sul circuito di Lusail, ha riservato un episodio che ha influenzato profondamente l’esito della gara. Un piccolo frammento di carbonio, destinato a scomparire già dal prossimo anno, ha causato la perdita di una posizione al pilota della Racing Bulls nelle fasi finali della competizione. La foratura improvvisa, derivata principalmente dalle caratteristiche tecniche del tracciato e dalle condizioni dell’asfalto, ha evidenziato le criticità legate agli pneumatici in questa prova.

le peculiarità del tracciato di lusail e le sfide per gli pneumatici

caratteristiche tecniche e rischi associati

Il circuito di Lusail si distingue per numerose curve ad alta velocità che sottopongono gli pneumatici a uno stress elevato, specialmente sul lato sinistro. Questa conformazione favorisce un particolare degrado volumetrico degli pneumatici, ovvero l’usura progressiva del battistrada che si assottiglia giro dopo giro. Tale processo espone la carcassa delle gomme a rischi maggiori di forature causate da detriti come frammenti di carbonio o ghiaia trascinata in pista.

misure adottate da pirelli

Per contrastare queste problematiche, il fornitore ufficiale degli pneumatici ha stabilito un limite massimo di 25 giri per ogni set durante il GP. Questa restrizione mira a garantire che rimanga sempre una porzione significativa di battistrada attiva, proteggendo così la struttura interna delle coperture e riducendo i rischi di forature improvvise.

impatto delle strategie e fattori tecnici sulla gara

L’ingresso della Safety Car e la decisione unanime dei team di approfittarne per effettuare le soste obbligatorie hanno costretto i piloti a percorrere esattamente 25 giri con ciascun set di gomme. Questa scelta strategica ha eliminato qualsiasi possibilità di adattamento in corsa, portando gli equipaggi a spingere le coperture fino al limite massimo consentito dalla finestra operativa indicata da Pirelli.

cause della rottura e conseguenze sull’esito finale

Dopo aver attraversato un cordolo alla curva 12 — il tratto più veloce dell’intera pista — il pilota Isack Hadjar ha subito forti vibrazioni che hanno provocato la rottura dei deflettori laterali delle gomme anteriori. Questi componenti regolano i flussi aerodinamici e sono soggetti a intense sollecitazioni durante le alte velocità.

Nel penultimo giro, uno dei deflettori si è staccato completamente, colpendo la gomma anteriore sinistra con conseguente incisione che si è trasformata in una foratura fatale. Il danno alla vettura e la perdita immediata della pressione hanno reso impossibile proseguire oltre.

L’incidente ha impedito al team Racing Bulls di mantenere il sesto posto nel campionato costruttori. L’evento si è concluso con rammarico per l’equipaggio: Hadjar stesso ha descritto il finale come “molto frustrante”, sottolineando come i problemi tecnici abbiano compromesso un risultato raggiungibile attraverso una gara combattuta fin dall’inizio.

personaggi principali presenti nella gara

  • Isack Hadjar – Pilota Racing Bulls Team
  • Charles Leclerc – Ferrari
  • Sergio Perez – Red Bull Racing
  • Lando Norris – McLaren
  • Carlos Sainz – Ferrari
  • Pierre Gasly – Alpine
  • Aston Martin (team) – avversarie principali nella lotta al campionato costruttori
  • Membri del team Racing Bulls: Faenza (Italia)

L’evento evidenzia come le condizioni estreme del tracciato possano influenzare significativamente l’andamento della competizione, mettendo in luce anche l’importanza strategica delle scelte tecniche e tattiche durante tutto lo svolgimento della gara.

Scritto da Gennaro Marchesi