Giro d'Italia 2026: Del Toro, Ayuso e Vingegaard tra i favoriti
Il percorso del Giro d'Italia 2026 è stato recentemente svelato, promettendo un'avventura di tre settimane attraverso paesaggi variegati e sfide impervie. L'edizione numero 109 della Corsa Rosa si distingue per una partenza internazionale e un tracciato studiato per mettere alla prova ogni aspetto del talento ciclistico, dalla potenza in pianura alla resistenza in montagna. Parallelamente, nonostante la distanza temporale dall'evento, iniziano a circolare i primi nomi dei possibili protagonisti, delineando scenari competitivi di grande interesse.
il percorso del giro d'italia 2026
Il Giro d'Italia 2026 si articolerà in ventuno tappe, con un avvio oltre confine. La partenza è fissata in Bulgaria, aggiungendo un elemento di novità e spettacolo alla tradizionale kermesse. Il tracciato propone una vasta gamma di scenari, bilanciando le aspre difficoltà montane con tratti più adatti ai velocisti. Una delle prove decisive sarà una cronometro individuale di circa quaranta chilometri, interamente su terreno pianeggiante, che potrebbe rimodellare significativamente la classifica generale.
le grandi salite e le tappe decisive
Come da tradizione, le tappe di montagna rappresenteranno il cuore della competizione. Il percorso non lesina asperità, proponendo numerose ascensioni che selezioneranno gli uomini di classifica. La varietà del tracciato assicura che la corsa sarà combattuta su più fronti, mantenendo alta l'incertezza fino agli ultimi giorni.
i possibili protagonisti della corsa rosa
La formazione delle squadre è ancora in una fase preliminare, ma alcuni ciclisti emergono già come potenziali figure di primo piano. La presenza del campione in carica è sempre un fattore determinante, mentre altri big sembrano orientarsi verso obiettivi differenti, lasciando spazio a giovani talenti e a chi cerca la rivincita.
i favoriti e le strategie di squadra
Simon Yates, vincitore dell'edizione 2025, sarà certamente al via. Il suo ruolo all'interno del Team Visma | Lease a Bike, però, non è ancora definitivo: potrebbe essere il capitano designato alla ricerca del bis oppure ricoprire un ruolo di supporto. La squadra olandese, infatti, valuta la possibilità di schierare anche Jonas Vingegaard. Il danese, avendo già vinto Tour de France e Vuelta a España, potrebbe puntare alla Corsa Rosa per completare il suo palmarès, sebbene il Tour de France rimanga la sua priorità assoluta.
Anche altri grandi nomi del ciclismo mondiale sembrano destinati a concentrarsi sul Tour de France. Tadej Pogačar e Remco Evenepoel appaiono orientati a rinunciare al Giro, preferendo puntare tutto sulla Grande Boucle.
le opportunità per i giovani talenti
In assenza di alcuni dei principali favoriti, si aprono interessanti opportunità per una nuova generazione di corridori. In casa UAE Team Emirates, la guida potrebbe essere affidata al giovane messicano Isaac del Toro, desideroso di riscattarsi dopo le delusioni della passata edizione. Un altro giovane di grande prospettiva, Juan Ayuso, avrà l'occasione di rilanciarsi con la nuova maglia della Lidl-Trek.
Per quanto riguarda i corridori italiani, gli occhi saranno puntati su Giulio Ciccone, che con la Lidl-Trek potrà ambire a un ruolo da protagonista. Alla Red Bull - BORA - hansgrohe, Giulio Pellizzari avrà la possibilità di crescere come capitano, mentre Antonio Tiberi sembra destinato a concentrare i suoi sforzi sul Tour de France.


